World Boccia di Zagabria, il commento del ct Zoli e del capodelegazione Ripamonti
Il “World Boccia Intercontinental Challenger” di Zagabria, evento di Alto Livello finalizzato alla qualificazione ai Giochi Paralimpici di Parigi 2024, ha regalato all’Italia tre medaglie nelle prove individuali: un argento e due bronzi.
Mirco Garavaglia (BC3) si è arreso soltanto in finale al cospetto del ceco ceco Adam Peska, campione paralimpico in carica, dopo un ottimo cammino che lo aveva condotto fino al match d’epilogo della kermesse internazionale. Nel ranking internazionale, Garavaglia è salito al 13° posto con 36,4 punti, a 2,6 lunghezze dall’11^ posizione, occupata da Tak Wah Tse (Hong Kong).
Claudia Targa (BC2), nella finale per il bronzo, ha superato la brasiliana Mariana Olimpia Silva 5-0. Targa è salita al 18° posto del ranking internazionale.
Medaglia di bronzo anche per l’esordiente Riccardo Zanella (BC1): decisive le vittorie con l'israeliano Sergiy Yaremenko per 5-4 e il ceco Roman Sajdak per 4-2. Primi tre punti nel ranking per Zanella e 47^ posizione.
“Ognuno di noi dirigenti del movimento boccistico dovrebbe vedere da vicino il mondo della Boccia Paralimpica. È un qualcosa di meraviglioso, soprattutto, per quello che ti lasciano i ragazzi che, con grande difficoltà, ma spinti da una innata passione, riescono a raggiungere livelli tecnico-tattici di alto livello – ha affermato il consigliere federale Sergio Ripamonti, capodelegazione a Zagabria – A livello individuale siamo andati abbastanza bene, ma sicuramente dovremo migliorare sotto l’aspetto del gioco di squadra. È indispensabile che i nostri atleti si allenino di più insieme, al fine di trovare la giusta intesa. Abbiamo elementi giovani e di talento, che devono allenarsi di più insieme. Sono convinto, comunque, che abbiamo grandi potenzialità su cui lavorare, al fine di raggiungere l’obiettivo che si è posto la Federazione Italiana Bocce, ovvero entrare con qualche atleta a Parigi 2024”.
“È stata la prima manifestazione internazionale del 2022 e l’Italia ha partecipato con sei atleti, tre dei quali all’esordio in questo tipo di eventi, ovvero Giulia Marchisio (BC3), Riccardo Zanella (BC1) e Gabriele Zendron (BC3). I ragazzi hanno giocato al massimo delle loro possibilità, portando a casa ottimi risultati con le tre medaglie conquistate”, il commento del ct Giada Zoli.
“La finale di Garavaglia è stata molto intensa e l’azzurro è stato avanti nei primi tre parziali, cedendo solo alle ultime battute”, ha spiegato Zoli.
“I nostri sei atleti hanno vinto almeno una partita nel corso della kermesse di Zagabria, un buon auspicio per l’imminente futuro – le parole di Giada Zoli – Le tre medaglie hanno un valore maggiore, perché, per la prima volta, siamo saliti sul podio in una competizione internazionale fuori dai confini nazionali. Sul podio, infatti, gli azzurri erano già saliti, ma nella kermesse di Olbia. Peccato soltanto per Giulia Marchisio, alla quale è stata cambiata la rampa all’ultimo momento e, dunque, sicuramente, questo fattore ha, in parte, compromesso la sua prestazione”.
“Stiamo lavorando per far crescere il movimento della Boccia Paralimpica sotto l’aspetto agonistico e tecnico. In tal senso, un grande aiuto potrà darci, nello staff della nazionale, Giulia Borin – ha proseguito l’allenatrice azzurra – Gli obiettivi vanno di pari passo: dobbiamo curare sia l’alto livello della Boccia Paralimpica sia l’aspetto promozionale, al fine di avere, nel prossimo futuro un’ampia scelta, requisito indispensabile per le ambizioni internazionali che abbiamo”.