Aperta la piattaforma per l’avviso “Sport e periferie 2023”
A partire dalle ore 12:00 del 6 settembre e fino alle ore 12:00 del 10 ottobre 2023 sarà possibile, esclusivamente sull’apposita Piattaforma messa a disposizione dal Dipartimento per lo Sport raggiungibile a questo indirizzo, presentare le domande relative all'Avviso Sport e Periferie 2023, per il quale sono stati stanziati 75 milioni euro destinati a progetti dei Comuni con meno di 100.000 mila abitanti.
L'iniziativa mira a valorizzare l'importanza dello sport come strumento fondamentale per migliorare la qualità della vita nelle zone periferiche delle città. Attraverso l'assegnazione di finanziamenti mirati alla rigenerazione urbana, l'avviso si propone di raggiungere le seguenti finalità: ridurre i fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, migliorare la qualità urbana e riqualificare il tessuto sociale, incrementare la sicurezza urbana, anche attraverso la promozione di attività sportiva, diffondere la cultura del rispetto e della giustizia sociale.
Gli ambiti di intervento riguardano: la realizzazione e/o rigenerazione degli impianti sportivi destinati all’attività agonistica e localizzati nelle aree svantaggiate del Paese e nelle periferie urbane nonché la diffusione, nelle stesse aree, delle attrezzature sportive necessarie per l’allestimento di strutture e impianti; il completamento e/o adeguamento degli impianti sportivi esistenti, destinati all’attività agonistica nazionale e internazionale.
L'Avviso è aperto a tutti i Comuni insistenti sul territorio italiano, con popolazione fino a 100.000 abitanti (ovvero 7941 Comuni su 7986, secondo l’ultimo aggiornamento ISTAT) che non abbiano già beneficiato di finanziamenti a valere sul Fondo Sport e Periferie in relazione agli avvisi pubblicati negli anni 2020 e 2022. Per quanto concerne gli avvisi pubblicati prima del 2020, compresi i piani pluriennali, il Comune potrà partecipare al presente bando a condizione che l’intervento finanziato sia stato compiutamente realizzato e ne sia in corso la fruizione da parte degli utenti.
Le richieste di contributo non potranno essere superiori a 700mila euro per ciascun intervento e dovranno prevedere una quota di cofinanziamento in funzione della popolazione residente.