Tanti Auguri "La Boccia"
Nata ufficialmente il 24 aprile 1919, l’Associazione Sportiva “La Boccia”, ha festeggiato i suoi cento anni di attività al servizio della comunità ed in particolar modo degli appassionati delle bocce.
Proprio i giocatori di bocce dell’epoca diedero vita alla società in riva al Tanaro anche se nella zona compresa tra il ponte della Cittadella e quello della ferrovia si giocava almeno dal 1910 come riportano le note tramandate a noi da Libero Ferraris, mente storica dello sport boccistico; il primo presidente fu Andrea Rivera, imprenditore torinese che aveva creato in Alessandria un importante stabilimento tipografico.
In città era già sorto il Bocciofilo Alessandrino (1910) mentre nel ‘26 toccò alla Familiare; in quel periodo il gran numero di appassionati delle bocce portò alla costituzione di numerose altre società: Audace Cristo, Orti, Dopolavoro Ferroviario e San Michele.
Nel tempo molte di queste sono scomparse, altre sono nate, altre ancora si sono fuse o hanno cambiato nome; La Boccia ha resistito fino al 1993 quando fu costretta a modificare la denominazione sociale divenendo Nuova Boccia, un nome al quale i soci non si sono mai affezionati riconoscendo con l’appellativo de La Boccia la storica società della città sulle sponde del fiume Tanaro.
La Boccia è sempre stata un punto di riferimento per la comunità alessandrina: dalle bocce alle carte, da biliardo e boccette al pattinaggio, al calcio a sette, al cicloturismo.
La Boccia ha rivestito negli anni il ruolo di collante nel tessuto sociale alessandrino.
Negli anni i giocatori della Boccia si sono ritagliati uno spazio importante nel grande libro delle bocce alessandrine e Nazionali con titoli tricolori e successi in manifestazioni di grande spessore tecnico.
Elencarli tutti sarebbe molto difficile e si rischierebbe di dimenticarne qualcuno.
Ci teniamo comunque a citarne uno, espressione di quanto La Boccia ha saputo dare negli anni allo sport boccistico e alla città: Mario Amelotti, due volte tricolore della massima categoria, giocatore dalle grandi doti tecniche che lo hanno portato a divenire un vero esempio per chi ha avuto la fortuna di conoscerlo e vederlo giocare.
Innumerevoli sono state le manifestazioni disputate nella struttura sportiva di Lungo Tanaro San Martino in particolar modo nel bocciodromo coperto inaugurato alla presenza delle massime autorità civili, militari e religiose il 12 ottobre 1969.
Gli anni duemila hanno visto un declino dell’attività boccistica nazionale che si è ripercosso in maniera evidente anche in provincia.
La Boccia è tornata a livelli importanti con risultati di prestigio nella categoria B, salendo con Francesco Mussini e Giuliano Ghiglione sul terzo gradino del podio tricolore e nell’individuale per merito di Franco Fossati.
A squadre, nel Campionato di Promozione, l’accesso alla final-four nel 2019, sfiorando la promozione in Serie A2, sogno sfumato negli spareggi a punto e sui pallini a Loano.
Per chiudere la conquista del trofeo "Promo 16" ad Arquata Scrivia.