CANTO IN UN TRAMONTO D'ESTATE NEL PARCO
Bocce ferme per una serata alla Bocciofila Montereale di Potenza. Dopo un intenso e prolungato spettacolo di bocce durato sino al giorno 11 giugno, per via del Campionato Nazionale di Società, la bocciofila ha voluto organizzare un momento di riflessione e cultura. In colaborazione con la UNIVERSUM ACADEMY SWITZERLAND di Basilicata, nella serata del giorno 28/06 u. s., nell'accogliente sede sociale - fa da cornice il sempre meraviglioso parco Montereale - si è tenuto un incontro di prosa e poesia con la partecipazione di affermati scrittori. Con il sottofondo e i brani eseguiti dai maestri G. Romaniello e B. Telesca si sono avvicendati i diversi autori con le loro poesie. Tutto intorno arricchivano l'atmosfera, insolita almeno per una serata, le opere e i dipinti di affermati pittori.
Apprezzatissime le poesie dei due bocciofili A. M. Ricchetti e C. Cangi. Quest'ultima soprattutto per la poesia dedicata alle bocce. Qualcuno l'ha defintia "l'Inno alle bocce".
Eccola:
PARLANO… LE BOCCE
Mille pensieri
discutono
nella mia mente
mentre
nella mia mano
emozionata
freme
la boccia:
ha puntato il boccino
come donna
al primo amore.
Vuole accostarsi
a lui
e poi farlo suo
in un campo
affollato
di spasimanti.
Che antipatica
quella che gli si è appiccicata
quasi come cozza
allo scoglio...
E quell’altra,
te la raccomando!,
che gli si è posta
avanti
come per impedirgli
di avvicinarsi
a lui...
Ci sono poi
altre quattro
smorfiosette
ai suoi lati,
distanti
quanto basta
per fingere
un disinteresse
ipocrita:
si legge
lontano un miglio
che aspettano
il tiro maldestro
di qualcuna,
per vederselo
arrivare tra le braccia,
come un regalo del destino...
Alla mia mano
trema la mano.
Il cuore
le ha affidato
il suo sogno d’amore.
Che si realizzerà
se lei
saprà leggere
posizioni e punti deboli
per piombare
con lo sguardo acuto dell’aquila
e la veloce eleganza di una pantera
su di lui!
In guerra
come in amore
non sempre
è tempo di tenerezza,
di approcci in punta di piedi...
A volte
c’è da colpire duro.
La boccia
ha paura
e quasi trema
sperando
che la mia mano
la tenga lontana
dalla competizione...
E invece le trasmette
la forza
per arrivare
al cuore del boccino
e la certezza
di avere il colpo
per farlo suo.
Punto al volo…
prorompe la sua voce
attraverso la mia.
Un colpo in testa,
come colpo di fulmine
...bam!
Il boccino
si lascia portare
da lei
mentre le altre,
inutilmente spasimanti,
restano immobili,
tristi
per aver perso
una partita
che non hanno saputo giocare.
E’ gioco
di corteggiamento
il gioco delle bocce.
Carmen Cangi, 28 giugno 2016