#LENOSTREBOCCIOFILE: LA GIALLOVERDE MELFI

La Villa comunale di Melfi, intitolata ad Ascanio Sibilla, un matematico di origini melfitane, è un grande "teatro" verde, dove da decenni famiglie, adulti e bambini trascorrono il loro tempo libero. Ed è su questo palcoscenico che andremo alla ricerca - per la quinta tappa del nostro viaggio tra le bocciofile lucane - delle origini delle bocce melfitane.
Qui è nata nel 1991 la Gialloverde, una costituzione si può dire "recente" rispetto alla tradizione delle bocce in tutta l'area del Vulture. E infatti è stato proprio sulla scia dello spirito agonistico proveniente da Rionero, che prese forma la società melfitana.
Nei due campi scoperti si sono susseguite negli anni gare agonistiche e promozionali e un vivace vivaio di giovanissimi è stato "coltivato", fino ad approdare ai Campionati nazionali giovanili del 2008 a Venezia.
Recentemente la squadra Gialloverde è stata la porta bandiera lucana nei campionati di società di II categoria, vincendo nel 2018 e 2019 il titolo regionale. Anche per questa comunità bocciofila, l'attesa più grande, che ripagherebbe dell'impegno agonistico, sarebbe la realizzazione di un bocciodromo coperto dove poter ospitare tutto l'anno appassionati e atleti. Intanto il giocare all'aperto consente di continuare a godere e cogliere tutta la storia e l'amenità di Melfi e della sua Villa.