Tra trofei e solidarietà la storia della Vibonese: 38 anni densi di bocce e passione
Le origini - La storia della società bocciofila Vibonese inizia nel 1982 quando viene diramata una circolare, da parte dell’amministrazione comunale, in virtù di una crescente richiesta, per la costruzione di un impianto sportivo bocciofilo. È il 1983 quando la Vibonese, grazie ai suoi padri fondatori Giuseppe Pardea e Salvatore Lico, si affilia alla Federazione Italiana Bocce, all’epoca di vecchia denominazione U. B. I. (Unione Bocciofila Italiana). Dopo i balbettii dei primi anni, il movimento bocciofilo regionale e nazionale andava crescendo e quello locale andava consolidandosi. Per molti atleti la realizzazione di un campo da gioco, sito nel territorio Vibonese, rappresentò una necessità, considerato il bisogno di un costante e regolare allenamento e per evitare continui spostamenti presso gli impianti bocciofili dell’hinterland, dunque per evidenti questioni di vicinanza. Con Lo Preiato Paolo, primo presidente, il bocciodromo subisce un’iniziale modifica, vengono infatti costruite nove piste da gioco scoperte. Sono gli anni della sperimentazione, eppure il gioco della boccia inizia ad incuriosire giovani e meno giovani. Nel 1992 viene eletto il presidente, definito da molti della “svolta societaria”, nella persona di Santamaria Giuseppe che sale alla guida della Vibonese, forte della presenza di numerosi giovani. Costui investe sul settore giovanile, incominciando a farsi strada prima nelle competizioni regionali e poi facendosi conoscere a livello nazionale. La Federazione assegna nel 1993 all’A.S.D. Vibonese l’organizzazione del Campionato Italiano individuale cat.C (prima gara nazionale organizzata in Calabria). Alla presenza del Presidente R.Rizzoli e dell’Arbitro Nazionale P.Storto, la società si dimostra all’altezza della fiducia riposta dalla Federazione con un’organizzazione capillare ed efficiente, iniziando a godere nell’ambiente, di riconoscenza e stima.
Il primo risultato di prestigio arriva nel 1996 grazie alla rosa composta da: G.Pardea, S.Franzè, G.Santamaria, F.Zavaglia, G.Mirabello, S.Suriano, V.La Gamba, che conquistano la medaglia di bronzo nel “Trofeo Italia” (cat.C), oggi conosciuto come campionato di società. La stoffa dunque c’è, al punto che, a distanza di un solo anno, la Vibonese mette in bacheca due titoli italiani come campione d’Italia nel P. T. O. con l’Atleta N.Ciliberto e come campione d’Italia con la coppia A.Manco, G.Ferraro. Si aggiudica anche il terzo posto nel campionato italiano individuale (cat.C) con l’atleta G.Pardea. Nell’arco dello stesso anno viene assegnata alla società la statuina d’oro, nota come “Premio Marche”, ambito riconoscimento quale miglior società nella specialità “volo”. A conclusione dell’anno Santamaria lascia la guida della Vibonese per occuparsi della direzione del comitato provinciale di Vibo Valentia. Sarà Giuseppe Mirabello ad occupare il posto di quest’ultimo alla presidenza restando in carica fino al 2002. In questi anni la società, vede realizzarsi il sogno di avere una struttura coperta, viene infatti avviato il completamento dell’opera di copertura di quattro piste da gioco. Degni di nota sono anche i valori di solidarietà e sportività riconosciuti alla bocciofila Vibonese. Nell’aprile del 2000 viene organizzato un quadrangolare tra le Nazionali “U18”: Italia, Croazia, Francia e Slovenia. In questa circostanza accade un singolare imprevisto alla nazionale francese, che giunta all’aeroporto di Milano Linate apprende la notizia dello smarrimento dei propri bagagli. In questo frangente, esemplare è stato l’intervento organizzativo della società Vibonese che in meno di mezz’ora è riuscita a mettere a disposizione degli atleti francesi sia le bocce, per diametro e peso, che le divise per ogni atleta. Motivo di grande soddisfazione è stato, per la società calabrese, veder giocare la nazionale francese con indosso i propri colori sociali. In quell’anno la società porta a casa altri due importanti risultati con la conquista di due medaglie d’argento alle fasi finali nazionali dei campionati Italiani “U18”, nei due giochi: individuale e P. T. A.
Pardea presidente e l’apertura al sociale - Nel 2002 il team Vibonese volge per la prima volta lo sguardo al panorama scolastico, al fine di rintracciare giovani atleti cui far conoscere il mondo bocciofilo. Da lì, all’inaugurazione del suo primo corso dedicato a ragazzi e ragazze di scuole elementari e medie, il passo è davvero breve. Un iter sociale ed educativo, quello della vibonese, che continua ad essere ancora elemento fondante del club, nonostante si siano succeduti negli anni dirigenti, di lungo corso o meno, sempre animati da un fervido entusiasmo, che hanno svolto un lavoro sociale impagabile. Le diverse esperienze trascorse nei campi di bocce inducono l’atleta Giuseppe Pardea a contribuire in una veste dirigenziale allo sviluppo e alla crescita dell'intera polisportiva, tramandando nel migliore dei modi l'entusiasmo per lo sport e l'agonismo anche al proprio figlio Rosario, oggi punta di diamante della bocciofila. È il 2003 quando Giuseppe Pardea viene ufficializzato presidente della Vibonese, tutt’ora in carica. «Essere una realtà educativa e sociale è sempre stato il nostro obiettivo. Ritengo sia importante considerare le attività fisiche e sportive come parte di una più ampia e completa formazione dell’individuo». - Ha sostenuto Pardea. I riconoscimenti per le lodevoli iniziative intraprese, arrivano l’anno successivo quando alla società viene conferita dal C. O. N. I. la “Stella di Bronzo” al merito sportivo. Nella stessa stagione il club rossoblu avvia in contemporanea anche il corso di bocce a persone diversamente abili e non vedenti, che manterrà negli anni.
Palmares 2008 – 2013 - L’ambizione continua a crescere e nel 2008 la società raggiunge le fasi finali dei campionati italiani nazionali conquistando il bronzo nelle seguenti gare:
Cat.D - formazione a terna (F.Mirabello, C.Ferraro, R.Pardea);
Cat.U18 - formazione individuale (G.Ciliberto);
Cat.D - formazione a squadra (S.Franzè, F.Mirabello, F.Mirabello, S.Amerato, C.Ferraro, R.Massaria, L.Massaria, R.Pardea).
Nel 2009 il club vibonese inizia a diventare una presenza consolidata sul territorio e l’impegno di tutti è premiato con il titolo di campione regionale della Coppa Italia (cat.D). È il 2010 e la Vibonese è in prima fila, nell’organizzazione del torneo internazionale U23 con le nazionali di: Bosnia Erzegovina, Libia, Lussemburgo, Monaco, Montenegro, Serbia, Turchia, Italia. Il club collabora attivamente alla preparazione del torneo, considerandolo un’occasione per farsi conoscere. Sulle ali dell’entusiasmo, il 12 settembre, i rossoblu sui campi della bocciofila “La Familiare” di Alessandria, realizzano il sogno di diventare campione d’Italia (cat.D), per merito della quadretta formata da: S.Franzè, A.Lo Bianco, F.Mirabello, F.Mirabello.
Ma Vibo brama ancora vittorie e la squadra non si accontenta, a capo di questo miracolo boccistico c’è il presidente Giuseppe Pardea e Salvatore Franzè direttore sportivo e manager, i quali insieme costruiscono un collettivo inarrestabile che continua ad accumulare titoli. Il 2 Giugno 2011 la società conquista il titolo di campione regionale nella Coppa Italia (cat.C) con gli atleti: S.Franzè, A.Lo Bianco, F.Mirabello, F.Mirabello. L’ 8 e 9 Luglio 2011 si disputa la fase nazionale della Coppa Italia (cat.C) a cui vi partecipa una seconda formazione della Vibonese quella composta da: G.Pardea, R.Pardea, L.Massaria, N.Mirabello, R.Abbate, A.Massaria. Formazione che conquista a sua volta il podio aggiudicandosi il bronzo. Il 24 Luglio 2011 la squadra vince il titolo regionale del campionato di società di 1^ Categoria. Il 23 e 24 Giugno 2012 la terna guidata da: S.Franzè, G.Mirabello, F.Mirabello partecipa ad Asti alla manifestazione nazionale organizzata dalla bocciofila San Domenico Savio, conquistando il titolo di campioni d’Italia (cat.D). Un mese dopo sui campi della Folgore, la Vibonese diventa Campione Regionale nel Campionato di Società di 3^ Categoria. A fine estate, esattamente il 15 e 16 Settembre sui campi della bocciofila Noventa di Piave, l’A.S.D. Vibonese diventa campione d’Italia nel campionato di società di 3^ Categoria. Il 26 Maggio 2013 la società conquista il titolo di campione regionale della Coppa Italia (cat.C). Nello stesso giorno conquista il titolo di campione regionale della Coppa Italia (cat.D). Il 10 Novembre, nonostante gli impegni nelle gare nazionali la squadra ottiene un buon piazzamento anche nel campionato interprovinciale conquistando il 3° posto.
Presente e futuro - Negli ultimi anni l’A.S.D. Vibonese ha ridotto il numero di partecipazioni alle competizioni nazionali per interfacciarci con la realtà locale e contribuire a ridare linfa vitale al movimento bocciofilo del settore “volo”, che attualmente in Calabria sta affrontando qualche difficoltà, causa la mancanza del ricambio generazionale. Non sono mancate però le iniziative sociali quali memorial e gare regionali con le quali sollecitare l’interesse della cittadinanza. A questo proposito viene organizzata tutti gli anni il memoriale dedicato al compianto Pino Fortuna, storico socio della bocciofila, a cui è stata dedicata la tribuna Maradona e che ogni anno, inoltre, attira un fiorente numero di persone ed autorità. La realtà attuale dell’associazione sportiva bocciofila Vibonese parla di una trentina di tesserati tra atleti, dirigenti e semplici soci con i primi in netta maggioranza. Tante sono le iniziative che bollono in pentola in seno alla società: «Pensiamo nel breve di poter apportare alcune modifiche strutturali al bocciodromo, al fine di contribuire a far crescere ulteriormente il nostro club ed offrire un servizio migliore ai nostri associati. Siamo fiduciosi, il consiglio direttivo lavorerà principalmente in questo senso». - Ha sostenuto Rosario Pardea. L’intento futuro è senza dubbio quello di sensibilizzare i ragazzi delle scuole e con difficoltà motorie ai valori educativi dello sport, in particolare: « il limite il più delle volte si trasforma in potenzialità, grazie alla motivazione e alla valorizzazione dei talenti, pertanto ritengo che il proseguimento di questa strada porterà la nostra società a raggiungere traguardi importanti e ad arricchirci moralmente ». - Conclude Rosario Pardea. Un messaggio destinato principalmente alle nuove generazioni che punta all’integrazione e all’aggregazione. La continua crescita qualitativa e organizzativa dell’associazione testimonia la forza e la modernità di queste idee.