GIOVANI GIOCATORI CRESCONO ALLA FOLGORE SAN VINCENZO
Alla Folgore San Vincenzo hanno le idee chiare: il futuro dello sport delle bocce sono i giovani. La società di Caserta, fondata nel 1945 e attualmente presieduta da Giuseppe Carola, partendo dal presupposto che lo sport delle bocce, oltre ad essere un piacevole diletto, rappresenta anche un ottimo strumento di aggregazione, ha avviato un percorso virtuoso che ha consentito a numerosi giovanissimi – al momento sono 14 i cartellinati juniores – e a ragazzi con meno di trent’anni di intraprendere una splendida esperienza di sport e condivisione, che di riflesso ha dato nuova linfa alla vita quotidiana della bocciofila, scandita dalla positiva interazione di differenti generazioni. Tutto ciò è stato possibile grazie all’impegno del Responsabile Giovanile, Giuseppe Rivetti, coadiuvato in questo ammirevole progetto dal cugino Piero.
“Abbiamo cominciato a far avvicinare i giovani con delle garette interne – racconta Rivetti –; il primo approccio non è stato semplice per le nuove leve, che abbassavano la testa di fronte alle difficoltà; la passione però ha prevalso e adesso non si scoraggiano più. Abbiamo integrato anche ragazzi con un passato complicato che, grazie a questo sport, hanno riscoperto il piacere di vivere all’interno di un gruppo improntato sui sani valori”.
Così, ogni pomeriggio, ad animare la vita del Bocciodromo della società ci sono i promettenti giocatori che “senza trascurare la scuola” svolgono attività sportiva; sta contribuendo ad affinare la loro “esperienza e cattiveria agonistica” la partecipazione ai vari step del Top Player Juniores Campania, circuito coordinato dal Vicepresidente della Fib Campania, Doriana Rescigno, e organizzato proprio allo scopo di far cresce i talentini della regione. L’obiettivo della Folgore San Vincenzo è ospitare, nell’edizione 2020/2021, una tappa della kermesse.
“Vorremmo intitolarla – ha confidato Giuseppe Rivetti – al nostro ex presidente, Domenico Marino, che ci lasciato da poco: conservo i ricordi della mia infanzia, quando, grazie a lui, io ed altri ragazzi ci avvicinammo a questo sport. Lui viveva per i giovani e dispiace che ora non possa partecipare a questi bei momenti”.