LE BOCCE AL PARCO SAN LAISE NELL’AMBITO DI UN PROGETTO DEDICATO AI RAGAZZI APPARTENENTI A FAMIGLIE SVANTAGGIATE
Ci sono anche le bocce tra gli sport che bambini e ragazzi appartenenti a famiglie svantaggiate da un punto di vista economico-sociale, potranno praticare, in maniera gratuita, nell’ambito del progetto che partirà a breve al Parco San Laise, conosciuto come l’ex base Nato di Bagnoli.
Ad interessarsi dell’iniziativa per la Federbocce Campania è stata Emma Saraiello, Responsabile Paralimpico del Comitato Regionale FIB, che nell’ambito del progetto svolgerà il ruolo di tecnico. “Le bocce si presentano come una valida alternativa a quello che è il tempo impiegato male – afferma Emma Saraiello –. Parlo di tempo impiegato male in riferimento al contesto in cui andremo ad operare che non offre opportunità ai giovani, i quali, spesso, sono lasciati a se stessi”.
Il riscontro per lo sport delle bocce è stato subito positivo, tant’è che il numero di quattordici iscritti stabilito è oramai quasi raggiunto. I giovani protagonisti dell’iniziativa dapprima costruiranno, con l’aiuto di un falegname, una pista all’interno del parco San Laise, dove potranno giocare in maniera completamente gratuita ogni volta che vorranno; poi si cimenteranno nello sport: “I ragazzi che seguiremo hanno caratteristiche eterogenee, alcuni di loro sono vittime di bullismo e altri sono proprio i bulli. Il progetto prevede anche un momento creativo attraverso la costruzione di una pista; associando ciò alla pratica sportiva delle bocce si viene a creare un significativo momento formativo ed educativo ricco di condivisione e valori”.
L’esperienza dunque potrà avere effetti estremamente benefici per i partecipanti, contribuendo al contempo a far avvicinare altri giovani alle bocce. “Da quest'esperienza mi aspetto un miglioramento dei rapporti sociali tra i ragazzi e il trasferimento dei valori insiti allo sport nella vita quotidiana. Da un punto di vista sportivo mi auguro che le bocce si affermino tra i giovanissimi in quanto è una disciplina completa da un punto di vista fisico e mentale. Mi auguro – conclude Emma Saraiello – che i ragazzi possano continuare lo sport agonisticamente nei bocciodromi che sono sul nostro territorio".