Cinque domande a ? Elvio Baldassari ,Presidente Comitato FIB di Ravenna-Forlì Cesena.
Intervistiamo il Presidente del Comitato Provinciale FIB di Forli-Cesena Ravenna Elvio Baldassari:
Nel suo Comitato è forte la presenza del Gioco Locale alla Romagnola, ci spieghi i numeri delle Società e qualche regola base del “Gioco”? 1-Dopo l'unificazione del 2011 delle attuali 26 società affiliate ben 21 svolgono attività del gioco locale alla romagnola.Il gioco prevede l'uso di bocce con diametro maggiore rispetto alla raffa (13 cm) , non prevede limitazioni per il puntatore (uso di tavole laterali , nessuna regola sugli spostamenti ecc) mentre la bocciata si esegue al volo dalla mezzeria del campo e la boccia lanciata deve cadere entro un cerchio di 52 cm.Le partite si svolgono ai 18 punti e tutte le partite della gara si svolgono nella sede della società organizzatrice e quindi con durata di alcuni mesi.
Con quale formula è riuscito a far convivere e ad unire la realtà del Gioco alla Romagnola con la Raffa ? Il processo di unificazione è stato lungo e complesso in quanto pagava vecchie divisioni ideologiche tra federazione ed enti promozionali. La pazienza e la stima personale acquisita da tutte le società ha portato ad una unificazione che ha portato maggiore visibilità a tutto il movimento pur mantenendo autonomia tecnica ed organizzativa ad ogni settore. Abbiamo fatto prove di contaminazione tra i due metodi di gioco con l'utilizzo di specialità terze (petanque e gioco sulla sabbia ) con risultati non del tutto soddisfacenti.
Il progetto FIB primo ed unico ( dai grandi numeri) di unificazione e creazione del Comitato Romagna ha avuto delle difficoltà nel suo percorso di creazione?Venendo dall'esperienza precedente il percorso che dovrebbe portarci al comitato della Romagna non ha avuto difficoltà anche perchè si tratta di allargare un comitato dove gia vivono due realtà geografiche della romagna (Ravenna e Forlì-Cesena) e per noi è un occasione unica di crescita vista la qualità dell'attività svolta nel riminese e i quadri tecnici ed arbitrali esistenti in quel territorio.
Quando è arrivata l’attrazione verso lo sport delle bocce?L'attrazione verso questa disciplina me l'ha trasmessa il mio papà che era un bocciatore del gioco alla romagnola. Seguivo lui caricato nella pedanina della vespa quando lui andava a giocare. Avevamo anche fatto un piccolo gioco dietro casa dove alla sera dopo cena e alla domenica andavamo a giocare insieme. Ma la "carriera" dirigenziale invece è iniziata nel 1987 quando fu costruito il bocciodromo a Massa Lombarda (Ra)ed entrai come dirigente di società.
Le Società del suo Comitato sono riuscite a tenere il “passo” delle nuove normative Federali? Il grosso problema delle Società è l'invecchiamento dei dirigenti che fanno fatica a seguire le nuove direttive e le nuove tecnologie applicate al nostro movimento. Da un punto di vista tecnico e politico dopo un primo momento di smarrimento e contrarietà stanno comprendendo come gli sforzi che si stanno facendo a livello federale sono nella direzione giusta per invertire una tendenza decennale che altrimenti ci porterà ad un lento ma continuo declino. Nella foto : al centro Elvio Baldassari durante la consegna della Stella d'Argento al Merito Sportivo.(Fabio Berardi)