Cinque domande a ? Andrea Mazzoni,Consigliere Regionale della Federbocce Emilia Romagna
Intervistiamo Andrea Mazzoni,Consigliere Regionale della Federbocce Emilia Romagna
1) Atleta,Dirigente,Professionista e Tutor…la Sua settimana tipo con le bocce?Gli impegni boccistici in settimana sono numerosi. Nell'ultimo periodo ho ridotto l'attività agonistica e generalmente prendo parte a una gara a settimana nel week end ed eventualmente alle serali della zona Ferrara/Bologna. Nonostante tutto cerco di prepararmi con gli allenamenti che svolgo a Ferrara e alla Sanpierina con i compagni di squadra con cui disputo il campionato di serie A2 Raffa. Dedico un paio di mattine a settimana alla promozione delle bocce in ambito scolastico, coordinando anche le stesse attività sul territorio regionale e cercando di supportare quelle società che intraprendono il virtuoso percorso con i settori giovanili. La seconda metà del pomeriggio la dedico all'insegnamento delle bocce in qualità di istruttore, con 3 allenamenti a settimana per i giovani ed uno per il settore paralimpico. Presto ricominceremo anche gli stage regionali in collaborazione con il C.T. della nazionale, Maurizio Mussini. Come libero professionista (durante i mesi "scolastici"), cerco di ottimizzare gli altri impegni ma spesso sono costretto a portarmi il lavoro a casa che ho trasformato in uno studio. Nei week end cerco di essere sempre presente all'attività juniores in regione.
2)Come ha incontrato le Bocce ? Ho incontrato le bocce quando ero davvero piccolo. Mio padre, giocatore di bocce e grande appassionato di sport, mi portava a giocare al parchetto della bocciofila. Ho avuto un trascorso multisportivo, provando numerose attività: calcio, basket, tennis, canoa, ciclismo, ma alla fine ha trionfato l'amore per le bocce che pratico a livello agonistico dall'età di 8 anni.
3)Quali a tutt’oggi i numeri del Settore Giovanile della Sua Regione? I numeri spesso ingannano, ma nel caso della regione Emilia Romagna l'incremento del 50% in termini di tesserati nel corso dell'ultima stagione (abbiamo chiuso con quasi 200 junior) testimonia il grande impegno da parte di alcune società che credono ancora nel futuro del nostro sport. Non solo numeri, ma atleti, spesso di qualità, che con serietà e costanza si allenano e gareggiano centrando anche risultati di prestigio.
4)Come vede il futuro delle bocce giovanili in Emilia Romagna? Il futuro delle bocce giovanili in regione sarà, ancora per qualche anno, garantito dall'ottimo lavoro di alcuni centri di avviamento e dal sacrificio di istruttori che dedicano il proprio tempo all'insegnamento della nostra specialità. Tuttavia la sfida non è affatto vinta: dobbiamo trasformare le nostre società in centri sportivi di avviamento allo sport, cambiare il nostro approccio verso la promozione della disciplina, promuovere a 360° l'immagine delle bocce.
5) Il sogno nel cassetto? Terminare il mio mandato da responsabile giovanile vedendo realizzato questo progetto, con una realtà trasformata rispetto a quella attuale, con decine di società attive e nuove leve affidate a istruttori competenti e qualificati.Nella foto(fb) Andrea Mazzoni.(Fabio Berardi).