Cinque domande a ? Francesco Furlani,Consigliere Regionale della Federbocce Emilia Romagna
Cinque domande a ?
Intervistiamo Francesco Furlani Consigliere della Federbocce Emilia Romagna
Le Bocce sono state il primo sport ? Il gioco delle bocce non è stata la mia prima attività. Dall’età di 4 anni ho praticato nuoto per 12 anni, 4 dei quali impegnati anche nel pattinaggio a rotelle. Successivamente poi ho esercitato ciclismo per 5 anni. Il gioco delle bocce mi appassiona dall’età di 16 anni ma solamente dai 18 ai 24 ho potuto praticarlo semi-agonisticamente. Ad oggi, per impegni lavorativi e familiari, non mi è più possibile tenere una attività costante sia di partecipazione alle gare sia in allenamento.
Quali attualmente gli incarichi nella Federbocce ? Ho il piacere di ricoprire dal 2013 il ruolo di Consigliere regionale dell’Emilia-Romagna con delega ai rapporti istituzionali e con il CONI. Dal 2014 sono vicepresidente della ASD Bocciofila Persicetana, società nella quale sono cresciuto come atleta e per la quale vesto ancora oggi i suoi colori.
Da Atleta il giorno che meglio ricorda ? Sono due i giorni che più mi rimarranno impressi. Il primo risale al settembre 2007 quando vinsi il Campionato Italiano a terna nella categoria Allievi per il Comitato di Bologna ed il secondo nel maggio del 2008 quando vinsi il Campionato Italiano di terza categoria a squadre per la Bocciofila Persicetana.
La politica l’allontana dalle “Bocce”? Come ho già brevemente accennato gli impegni professionali degli ultimi anni mi hanno allontanato da una pratica costante nel gioco, ma questo non significa che il mio impegno nel campo dirigenziale sia diminuito, anzi. Per senso di responsabilità ho preferito dedicarmi all’attività gestionale della mia Società e portare un contributo ai miei colleghi del Consiglio regionale sacrificando il poco tempo libero che ho per l’attività di gioco. Nella vita bisogna scegliere e darsi delle priorità.
Il sogno nel cassetto? Di sogni nel cassetto ne ho tanti; una vita senza sogni è una vita vissuta a metà.Per rispondere alla tua domanda: ritengo che I Migliori Anni della Nostra Vita sono quelli che dobbiamo ancora vivere, per cui riparliamone più avanti.Nella foto:Francesco Furlani .( Fabio Berardi)