Il quotidiano repubblica.it si occupa di bocce con un'intervista al presidente De Sanctis
L'intervista che segue è stata realizzata dal giornalista Fulvio Bianchi per repubblica.it
Presidente De Sanctis, si torna in campo? “Sì. Finalmente. Il periodo più buio è alle spalle, e mi auguro lo sia per sempre. Le bocciofile riaprono. Tornano anche le gare, l'80 per cento delle bocciofile, in tutta Italia, hanno riaperto”.
Marco Giunio De Sanctis, presidente della FIB, Federazione italiana bocce, dall'11 marzo 2017 ha sempre lavorato durante il lockdown, non si è mai arreso. E ora, dopo aver parlato con quasi tutti le società sportive affiliate per via telematica, può guardare al futuro con maggiore ottimismo.
“Purtroppo-spiega-abbiamo avuto tante perdite fra i nostri soci, soprattutto al Nord. Ma la situazione non è così nera come temevo in un primo tempo: ora siamo davvero pronti a ripartire”.
Come? “Luglio è un mese indicativo, ma fondamentale, perché abbiamo deciso col consiglio federale di ripartire con gare e manifestazioni, gradualizzando e contingentando le manifestazioni, territorio per territorio, in base allo sviluppo dell’emergenza sanitaria. La data ufficiale è l’11 luglio, ma, in linea di massima, si potrebbe ripartire anche sette giorni prima se ci saranno le condizioni di sicurezza degli impianti che ospiteranno le manifestazioni”.
Massima sicurezza e niente pubblico, è così? “Sì. La società organizzatrice dovrà sottoscrivere un’autocertificazione sul rispetto di tutte le prescrizioni per prevenire il contagio. Per quel che concerne lo sport per tutti, il presidente regionale o l’organo territoriale saranno chiamati a vigilare sulla veridicità dell’autocertificazione, dando il benestare per lo svolgimento della manifestazione. L’autorizzazione per le gare rientranti nell’Alto Livello sarà di competenza della Federazione centrale. I primi campionati a ripartire e terminare saranno quelli maschili e femminili di serie A e A2 di Petanque, specialità che si gioca prevalentemente all’aperto e, dunque, a luglio possono riprendere a pieno regime. A settembre termineremo i campionati di A e A2, femminili e giovanili di Raffa e Volo, per quest’ultima specialità porteremo a chiusura anche il campionato di Promozione. I Campionati di Promozione di Società di Raffa sono stati definitivamente annullati, per le troppe squadre ancora coinvolte e per il numero di turni, cinque o sei, ancora da disputare. Per il momento, le manifestazioni saranno a porte chiuse con la sola presenza degli organizzatori”.
Purtroppo avete dovuto rinunciare a grandi manifestazioni, quest'anno: avevate in calendario due campionati del mondo, ad Alassio e Roma, e gli assoluti unificati al centro federale, il fiore all'occhiello della Federazione. Tutti eventi per i quali si era programmata la diretta Rai. “E' così. Non era possibile onestamente organizzarli. Guardiamo al futuro. Intanto, il 17 ottobre, sempre al centro tecnico dell'Eur, ci sarà la final four scudetto, un evento spettacolare”
Come siete andati incontro alle vostre società? “La Federazione Italiana Bocce si è messa al fianco delle società per il momento di difficoltà economica causata dall’emergenza sanitaria: le affiliazioni dal 1° giugno 2020 al 31 dicembre 2021 saranno gratuite (un costo che graverà per 320mila euro sul bilancio federale), la stagione è stata differita dal 30 settembre al 31 dicembre 2020 e, dunque, il tesseramento 2021 slitta di tre mesi, la tassa del nulla-osta per le gare è stata ridotta del 50%, così come le società che si iscriveranno al prossimo Campionato di Promozione di Società della Raffa pagheranno la metà dell’iscrizione. Infine, alle 142 società bocciofile che praticano attività paralimpica, tramite il Cip, sono stati assegnati in totale 194.500 euro per l’attività sportiva portata avanti con le persone con disabilità nel 2019”.
Lei tiene molto alle bocce paralimpiche? “Certo, io vengo da quel mondo, dal Cip. Ci siamo attestati all’undicesima posizione come forza paralimpica. Quando sono arrivato, nel 2017, ho trovato 40 tesserati paralimpici, oggi ne sono 1600. Sarebbe un sogno partecipare ai Giochi di Tokyo, spostati nel 2021, e per i quai mantengo in me una esile speranza ma intanto ci stiamo preparando a quelli di Parigi 2024, Si riparte. Con l'entusiasmo di sempre e quantomai uniti”.