Beach Bocce: la stagione raccontata da Massimo Serafini.

Arbitro internazionale della specialità raffa, Massimo ha avuto modo di esprimere tutta la sua competenza arbitrando le più svariate ed importanti competizioni in tutto il mondo; dove ci sono bocce sintetiche, dall’Asia al Sud America, egli ha sempre portato con sé la sua grande professionalità.

Da qualche tempo però oltre alla raffa Massimo cura un’altra specialità: il beach bocce! È infatti grazie al suo impegno come arbitro, ma soprattutto grazie ai suoi meriti organizzativi che è stato possibile svolgere sul nostro territorio sia le diverse tappe eliminatorie, sia la grande finale tenutasi a Cattolica.

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Ciao Massimo, partiamo dai fatti: com’è stata la risposta in termini di numeri alle tante tappe svolte durante l’estate?

"La risposta è stata addirittura oltre le aspettative e sul territorio dell’Emilia Romagna abbiamo organizzato ben 11 tappe con un totale di circa 180 partecipanti. Nonostante come qualcuno voglia far credere infatti c’è un grande impegno da parte della federazione (e chi per essa), ad organizzare eventi di questo tipo. Bisogna tenere conto che fino a giugno di quest’anno non sapevamo se fosse stato possibile partire o meno a causa del Covid e delle normative legate a questo. Qualche regione quindi non ha potuto organizzare tappe del nostro tour, ma sinceramente ci aspettavamo esattamente questa ripresa in modo graduale, lo trovo normale."

Fra le persone che hanno preso parte a questo tour abbiamo potuto notare tanta diversità, sia di genere che di età: il beach bocce è uno sport adatto a tutti?

"Esattamente, così come per le altre specialità, anche il beach bocce raccoglie adesioni da tutti i membri della nostra società moderna: ragazzi, ragazze, adulti di entrambi i sessi e pensionati, creando così anche un momento di condivisione fra diverse generazioni."

Il beach bocce può essere una “porta di ingresso” per la pratica di raffa, volo e petanque o sono attività molto differenti?

"Secondo la mia esperienza fatta in questi anni, con le dovute presentazioni, anche le bocce su sabbia possono portare nuova linfa al nostro movimento. Sappiamo bene come un grande ostacolo iniziale per una persona esterna al nostro mondo siano le tante regole e i lunghi tempi morti. Ecco, con il beach bocce questi ostacoli vengono totalmente abbattuti! Tramite regole intuitive e partite molto rapide (in media 20 minuti a incontro), possiamo portare la nostra disciplina boccistica anche a occhi profani. Ad esempio proprio nel tour di quest’anno mi è capitato che un gruppo di ragazzini, giunti per caso nel bagno dove si svolgeva la tappa, si siano innamorati a prima vista di questo gioco e mi abbiano chiesto insistentemente di inserirli nel quadro gara per permettere loro di poter provare a cimentarsi con queste bocce colorate. Richiesta che ovviamente ho accolto con piacere."

Al contrario invece consiglieresti a un tesserato Fib di iniziare a praticare il beach bocce? E perché?

"Basta vedere il livello di gioco raggiunto dai partecipanti durante la grande finale di Cattolica dove si sono susseguite partite avvincenti con giocate spettacolari e partite giocate fino all’ultima boccia. La mia risposta è quindi assolutamente sì, perché per quanto privo di grande dinamismo il beach bocce richiede comunque un gesto di lancio che allena la coordinazione oculo-manuale, coordinazione che sappiamo bene essere richiesta in tutte le altre specialità, quindi perché non continuare ad allenarla anche d’estate quando i bocciodromi si svuotano per il caldo?! Inoltre anche il solo camminare a lungo sulla sabbia porta benefici in termini di resistenza al nostro corpo."

Un consiglio che ti senti di dare per migliorare il movimento delle bocce in spiaggia?

"Una cosa che mi sento di dire è che per il futuro bisognerà trovare il modo di pubblicizzare gli eventi in maniera ancora maggiore da parte di tutti, anche e soprattutto da parte di istituzioni quali i comuni che potrebbero aggiungere le nostre tappe alla loro offerta turistica balneare. Nel nostro mondo siamo infatti abituati a utilizzare perlopiù il passaparola, tuttavia con mezzi di sponsorizzazione più incisivi sono convinto che il movimento potrebbe davvero crescere in maniera esponenziale."

Massimo grazie mille per il tuo tempo e per le tue parole, vuoi aggiungere qualcosa?

"Vorrei ringraziare la Federazione ed in particolare il Consigliere Nazionale Gregorio Gregori per la collaborazione e la fiducia riposta nei miei confronti. Ovviamente come tutte le cose si può lavorare ancora per migliorarsi sempre di più, tuttavia sono convinto che con il nostro tour siamo riusciti a dare un segnale importante di ripresa nonostante le tante difficoltà imposte dal Covid."

Grazie a tutti e arrivederci alla prossima estate!