Addio Bruno Pizzul, voce storica del giornalismo sportivo

Questa mattina abbiamo appreso dai quotidiani e dal web una notizia che colpisce tutti gli appassionati di sport: oggi ci ha lasciato Bruno Pizzul, un gigante del giornalismo sportivo e una delle voci più amate e riconoscibili del calcio italiano.
Il suo cognome, "Pizzul", potrebbe evocare qualcosa di “piccolo” – piçul nella lingua della sua regione – ed è davvero curioso, considerando che proprio lui è stato un "grande" del giornalismo sportivo nazionale. Con il suo stile inconfondibile, pacato ed elegante, ha reso memorabili le telecronache di generazioni di tifosi, incollati davanti al televisore per seguire lo sport che tutti amano.
Vogliamo ricordarlo anche noi, sportivi come lui, friulani come lui. Qui una foto che lo ritrae alla storica Gare de Raze di Moimacco del 15 agosto, a testimonianza del suo legame profondo con la sua, nostra, terra.
La sua impronta è stata così marcata che, pensando all’organizzazione del grande evento GO! 2025 di questa estate, avevamo espresso fin da subito il desiderio (oserei chiamarlo sogno) di poterlo avere con noi come ospite o moderatore, quasi fosse una garanzia di successo, ma soprattutto la realizzazione di un sogno condiviso. Purtroppo, non abbiamo fatto in tempo.
Noi, che in televisione ci andiamo poco, saremmo stati onorati di poter ascoltare, almeno una volta, il suo commento inconfondibile sulle nostre imprese sportive e, perché no, prendere in prestito dal calcio quel "Campioni del Mondo! Campioni del Mondo! Campioni del Mondo!" che non ha mai potuto pronunciare.
Mandi, Bruno