Campionati italiani juniores 2018: a Verbania il Lazio c'è
"Torniamo dalla trasferta di Verbania dove si sono svolti i campionati italiani giovanili stanchi ma soddisfatti per il titolo italiano u18 individuale conquistato da Francesco De Vincenzo e i 2 bronzi u15F con Arianna Caronti e la coppia u18 Matteo Recchia e Andrea Di Ruscio. I complimenti da parte di tutto il CR Lazio e mio in particolare. Un bravo a tutti i tecnici che hanno seguito e consigliato i ragazzi".
Queste le parole apparse sull'account Facebook del presidente regionale FIB Lazio Vincenzo Santucci, a sottolineare le geste dei "suoi" atleti juniores impegnati nel fine settimana appena trascorso nei campionati nazionali di categoria svoltisi a Verbania.
L'oro arriva dal frusinate nativo di Sora Francesco De Vincenzo, tesserato per la Bocciofila Primavera, già campione regionale di specialità (in foto). Partita tirata e a tratti nervosa la sua, in finale, con una tenace rimonta che lo ha visto trionfare ai danni del fresco campione europeo campano Domenico Palumbo quando i due erano sul 9 pari. A quel punto, dopo aver salvato poco prima una situazione quasi disperata, con un'altra giocata "temeraria" rivelatasi definitiva il talentuoso sorano si è imposto sul rivale. 12-9 il risultato finale a suo favore e maglietta tricolore, ormai per la verità azzurra, sulle spalle. Cresce dunque non solo anagraficamente Francesco con questo ennesimo risultato prestigioso, che lo fa idealmente salire di un ulteriore livello agonistico quanto meno in prospettiva. Terzo gradino del podio per Arianna Caronti, quindicenne di Latina (Enea) che, nel torneo individuale femminile, è stata bloccata in semifinale dalla perugina Laura Picchio (poi medaglia d'argento) al termine di una gara combattuta nella quale l'umbra ha avuto la meglio con il punteggio di 12-8. Stessa sorte è toccata anche ai due diciassettenni ciociari Matteo Recchia (Primavera) e Andrea Di Ruscio (NCDA Capitino): 12-9 il punteggio attraverso il quale sono stati eliminati dalla formazione di Arezzo Cecchi-Mazzoni, poi sconfitti in finale per il titolo. Bottino niente male perciò, quello della spedizione regionale in terra piemontese ma l'auspicio finale resta sempre, convintamente, quello: ad maiora.