Mi ricordo ...
Ogni tanto fa bene al cuore ricordare. In un mondo che corre a perdifiato verso il futuro, abbiamo sempre più bisogno dei ricordi. Il passato è qualcosa che ci portiamo dentro e non si cancella. Soprattutto in ambito sportivo, vecchie immagini non contengono soltanto l'efficacia espressiva di chi vi è ritratto e del perchè, ma diventano veri e propri racconti di un periodo, di luoghi, di situazioni il cui ricordo ci aiuta spesso a riflettere.
Partiamo da questa foto dell'8 ottobre 1988. Sembra banale, ma i contenuti sono assai significativi. Intanto, il sito. Si tratta del bocciodromo della Corniglianese, storica società genovese assai cara a Velio Di Lorenzi- una delle tante inesorabilmente sparite – che ha rivestito un ruolo importante. Non solo dedicandosi al settore giovanile, e in seguito al femminile, ma soprattutto per disporre di un impianto coperto che, pur da molti criticato, ha permesso una intensa attività sia in ambito provinciale che regionale e nazionale (il 5 maggio del 1991 ospitò anche il Triangolare Internazionale Italia-Francia-Jugoslavia, 1° Trofeo Ansaldo Spa).
Poi le persone ritratte. In primo piano chi sta bocciando è Manlio Priotto. Direte, che c'entra ? C'entra perchè si tratta di un giocatore della Coalto, società partecipante al campionato di serie A, in quel momento impegnata contro la Bolzanetese nella 15esima giornata. Contrariamente al presente, in quella stagione furono ben 4 le squadre liguri impegnate nel massimo campionato : oltre alla Bolzantese (Renato Baldo, Aurelio Bruzzone, Stefano Del Bene, Franco Perata, Giorgio Repetto, Angelo Timossi, Alessandro Campora), l'Andrea Doria (Giorgio Bortolotti, Andrea Campi, Roberto Granara, Carlo Parodi, e i B Borsari e Campanella), la Colombo (Piero Amerio, Raffaele Bozzano, Lino Bruzzone, Umberto Granaglia, Nicola Sturla, Mario Suini) e la Roverino (Walter Agnesini, Bruno Arena, Valerio Bruni, Pasquale Degola, Fabrizio Giribone, Bruno Littardi).
L'altra significativa curiosità deriva dalla formula tecnica, impensabile ai giorni nostri. Si giocava infatti anche dopo cena. Nel pomeriggio due individuali, un pto e una quadretta, alle 21 il tiro tecnico, il tiro rapido e due coppie.
A proposito dell'incontro Bolzanetese-Coalto, terminato 10-6, vi proponiamo un estratto dell'articolo a firma “m.t.”. “ La Coalto, seconda forza del campionato ha trovato una Bolzanetese caricata a dovere e sempre più impegnata verso il traguardo delle finali. Eccellente il confronto Timossi-Priotto, terminato 13-11. Baldo invece non riesce a dominare Dante Amerio e soccombe per 13-7. Repetto si cimenta nel punto e tiro rosicchiando un 22 a 20 contro Riviera. La quadretta Timossi-Baldo-Piccardo-Repetto non lascia scampo a Priotto-Riscaldino-Riviera-Barone (finisce 13-6). Nel tiro tecnico Repetto non va oltre il 18 contro i 26 di Priotto. E' il C, Campora, ad esprimersi al meglio raggiungendo quota 30 su 39 (20 colpite di fila), ma Amerio è più bravo e sullo stesso numero di tirate ne colpisce 34. Con le coppie fanno meglio i padroni di casa con due successi. Positivo l'esordio di Giacomo Piccardo che ha sostituito Perata “.
E infine, a proposito di Bolzanetese, ecco la presenza degli altri personaggi ritratti. Si tratta di tre spettatori interessati : un ventenne Ermanno Maja, con papà Sergio e mamma Anna. Tre personaggi che hanno lasciato un segno importante nella società della Val Polcevera, a partire dalla storica sede di via Bruzzo. Da segretario del club polceverino a presidente, il percorso di Ermanno, sorretto dall'inossidabile Anna Noli, appassionata giocatrice ed eccellente “chef”. E' anche merito loro, alla loro determinazione e alla enorme passione per il nostro sport, unita a quella dei soci, se la Bolzanetese è riuscita ad evitare la malvagia sorte di tante bocciofile liguri.