MAURIZIO MUSSINI Un pensiero di Giorgio Macellari
Adesso è ufficiale: il vero immortale delle bocce è Maurizio Mussini. Fino a qualche tempo fa, sostenevo – e tuttora sostengo – che Serafino Gatti è stato il più grande giocatore, sotto il profilo tecnico, del boccismo che io definisco “romantico”: quello, cioè, dei campi in terra e in maiolica. Nutro grande rispetto per una serie di campioni e anche per i fuoriclasse di oggi: sono (quasi) infallibili nell’accosto e nelle bocciate sui campi in sintetico. Il boccismo degli ultimi 15/20 anni è mutato, trasformandosi sostanzialmente in un’altra cosa: non mi permetto di definirlo più bello o più brutto; è semplicemente un altro sport. Ebbene, in questo contesto, Maurizio Mussini è stato l’unico a mantenersi ad altissimi livelli su tutte le superfici. E adesso – se mi permettete – la vera leggenda del boccismo è lui. Nessun altro può vantare un palmares come il suo. Avevo già ribadito il concetto, peraltro incontrovertibile, che già all'inizio degli anni '80 il suo nome era apparso sull'albo d'oro di competizioni di altissimo prestigio. Sono trascorsi più di trent'anni e Mussini riesce ancora a primeggiare grazie a una classe inarrivabile e a una completezza tecnica a cui si uniscono notevole esperienza e sagacia tattica. Senza contare uno stile che definire elegante e fluido appare addirittura riduttivo. Lunga vita all’highlander delle bocce! Un cordiale saluto a tutti gli appassionati del nostro sport. (GM)