LODI "TROFEO 50° ANNIVERSARIO PIERO ZENI": GARA NAZIONALE PER FESTEGGIARE I 50 ANNI DELLA SOCIETA'
ALLA "ZENI" UNA GARA NAZIONALE PER FESTEGGIARE I PRIMI 50 ANNI
Il gruppo boccistico di Lodi onora la propria storia con una serie di eventi
"Una gara nazionale in memoria di Luisa e Claudio Amadei e dei più cari amici che in questi straordinari anni ci hanno lasciato: così, sabato 2 marzo 2019, con una manifestazione sportiva di alto livello, riservata alla partecipazione di 136 coppie, intendiamo onorare nel migliore dei modi il 50° anniversario del Gruppo Boccistico Piero Zeni di Lodi."
A parlare è Lino Proteo, attuale presidente del sodalizio sportivo, il quale ha più volte espresso pubblicamente la gioia di poter condividere il traguardo del mezzo secolo di vita della società: "Si tratta di un passo importante per una società che ha scritto la propria storia anno dopo anno, grazie soprattutto ad amici, atleti e sportivi appassionati di questo meraviglioso sport popolare. Il nostro è un traguardo importante: ci appassiona e ci incoraggia verso un futuro ricco di emozioni, di semplicità, di amicizia e di valori che lo sport delle bocce è in grado di mettere insieme. Tutto ciò non è esente da fatica, bensì è il risultato di una quotidianità fatta di impegno e di volontariato: un percorso al quale tanti soci hanno contribuito e tuttora contribuiscono. Sono loro ad aver disegnato un meraviglioso quadro di ricordi."
In effetti, sono davvero tanti 50 anni di storia: un lungo cammino iniziato nel lontano 1969 e che ancora continua esprimendo valori sportivi, umani e sociali, in un contesto accompagnato da nostalgia e da innumerevoli ricordi, di amici presenti e passati, di sfide sportive e di momenti trascorsi insieme all’ombra del campanile di San Bernardo. Oltre ai numerosi trofei, alle coppe e alle medaglie, nella bacheca del Gruppo Boccistico Piero Zeni, spicca inoltre la "Stella di Bronzo al Merito Sportivo", assegnata dal Coni.
"Questa società" - ha ribadito il Consigliere Federale Moreno Volpi, lodigiano pure lui - "costituisce un patrimonio nella storia dello sport lombardo, non solo perché vi sono cresciuti atleti di grande valore, ma soprattutto perché il sodalizio è riuscito ad avvicinare allo sport molte persone, assolvendo ad una funzione sociale importante insita nel nostro sport: l’inclusione e l’aggregazione."
Tra le immagini che campeggiano nel bocciodromo ve n’è una che ritrae addirittura Papa Giovanni Paolo II mentre si prepara ad un accosto: il papa “sportivo”, infatti, si è esercitato anche nel gioco delle bocce.
"Le bocce" - ha sottolineato don Guglielmo Cazzulani, parroco della parrocchia di San Bernardo - "sono uno sport senza confini, coltivato dalle persone anziane e dai giovani, dalle persone normodotate e dai portatori di disabilità. Uno sport che non conosce limiti anagrafici e nemmeno culturali e che, più di ogni altra disciplina, diventa veicolo di fraternità e di solidarietà."
A Lodi esiste un movimento boccistico ben radicato che conta 200 atleti iscritti alla Federazione Italiana Bocce e anche un ampio numero di semplici amatori. Nel territorio del lodigiano sono 20 i campi da bocce e 7 le società sportive affiliate alla Fib. La "Piero Zeni", che ha sede presso l’oratorio di San Bernardo, è la prima per numero di atleti in tutta la provincia e ha il merito di ospitare nel proprio bocciodromo la onlus “No limits”, che avvicina allo sport le persone con disabilità intellettiva.
LA STORIA DELLA "PIERO ZENI"
Luigi Polenghi fu il grande ispiratore. Dopo la fondazione del San Bernardo Calcio, anche il movimento delle bocce mosse i suoi primi passi sotto la sua spinta.
Carlo Stella ricorda ancora bene una bella serata di primavera.
Correva l’anno 1967, quando Polenghi lo invitò ad andare alla bocciofila Poiani per vedere la serata finale di una prestigiosa gara a terne. È stato quello il primo approccio e Stella la prima persona che Polenghi coinvolse: un affacciarsi a un mondo nuovo che però in città aveva già numerosi spazi, specialmente negli oratori. Si giocava in Borgo, alla Maddalena, a San Lorenzo, all’Ausiliatrice e in tanti altri posti. Fu così che Don Peppino Fiorani accolse l’idea di una nuova proposta sportiva allestendo due campi all’aperto a fianco della via Emilia, perché nel frattempo più persone si erano unite per iniziare una nuova avventura.
Scrivere la storia del gruppo boccistico non è comunque impresa facile.
Tanti ricordi si accavallano nella mente...
Innanzitutto, Piero Zeni, un amico improvvisamente scomparso proprio nei giorni in cui si stava pensando con quale nome battezzare la nascente società.
I campi da bocce si trovavano all’aperto, all’ombra del campanile dell’Oratorio di San Bernardo.
Queste le prime figure di riferimento: padre spirituale era il parroco don Peppino Fiorani; presidente onorario: Piero Campagnoli, cognato di Piero Zeni; presidente effettivo: Eligio Riboni, che sarebbe rimasto fino al 1972; vicepresidente: Serafino Ferrari; segretario: Carlo Stella; cassiere: Candido Sarchi, poi presidente dal 1973 al 1975. Consiglieri: Enrico Ricetti, Mario Stella, Renzo Preti, Battista Mombelli e Luigi Polenghi, in seguito presidente dal 1976 al 1996.
Tra gli anni ‘70 e ‘80, la società ha vissuto un importante periodo di attività, in particolare nel settore giovanile, raccogliendo numerosi successi, culminati con il titolo di Campione Regionale Esordienti, per merito di Lino Proteo e Pietro Polenghi nel 1977 e, nel 1978, con il titolo italiano Categoria Juniores (Allievi), specialità terna, vinto dai fratelli Paolo e Roberto Rossi e da Maurizio Onorato.
All’inizio degli anni ’80, su iniziativa di Don Carlo Ferrari e di Don Angelo Carioni, veniva progettata un’importante opera oratoriana con la costruzione di una struttura comprendente anche un moderno bocciodromo con tre corsie di gioco.
Il bocciodromo veniva inaugurato nel 1981, rafforzando l’attività e favorendo lo svolgimento delle manifestazioni durante i mesi invernali.
Quando tutto sembrava sorridere, nel 1982, in un incidente stradale perdevano la vita i giovani Roberto Rossi e Stefano Mantovani, che da allora sarebbero stati ricordati ogni anno con una manifestazione.
Nel 1989, il Presidente Polenghi decise di organizzare una grande manifestazione in occasione del ventennale di fondazione: a vincere la gara fu il pluricampione italiano Serafino Gatti.
Nel 1996, dopo vent’anni di impegno, Polenghi morì, lasciando un grande vuoto. A sostituirlo fu il giovane Paolo Rossi, chiamato dal Parroco don Peppino Bertoglio.
Nel 1999, a coronamento del suo impegno, il Gruppo Boccistico Piero Zeni venne premiato dal Coni con la Stella di bronzo per meriti sportivi.
Gli anni 2000 si confermarono un periodo di grande successo e splendore per la società.
Nell’aprile 2013 si tenne la prima edizione della gara nazionale denominata “Memorial Luisa e Claudio Amadei”, con la presenza dei migliori giocatori italiani e un folto pubblico applaudì la vittoria di Luca Ricci e Maurizio Mussini.
Un altro importante risultato si registrò poco dopo, quando la squadra, dopo cinque vittorie in ambito regionale, si classificò nella finale di Roma al terzo posto nel Campionato Italiano di Società, nella categoria A.
Nel 2016, dopo vent’anni, anche Paolo Rossi decise di lasciare la Presidenza. Attualmente, il consiglio direttivo è così composto: il parroco don Guglielmo Cazzulani è il padre spirituale. Presidente: Lino Proteo. Presidente Onorario: Paolo Rossi. Vice Presidente: Stefano Parin. Segretario: Carlo Stella. Cassiere: Livio Piloni. Consigliere: Fausto Visentin.
Lunga vita alla "Piero Zeni" di Lodi!