Lettera di Bruno Casarini, presidente del Consorzio "Bocce... in Lombardia" alle Società e ai bocciofili
Cari Presidenti, cari amici
se penso a quanti momenti abbiamo condiviso in tanti anni di comune passione per lo sport delle bocce, a quante iniziative abbiamo realizzato trovando uniti le più giuste soluzioni per conquistare traguardi e soddisfazioni, oggi, che siamo costretti a condividere una realtà che nessuno avrebbe potuto immaginare, voglio rivolgermi a voi per ricordare a tutti quanto potrà essere importante la forza e la determinazione che ci ha visto operare insieme in passato.
Un mare di parole ci ha travolto in questi giorni di angoscia, io stesso non sto vivendo un momento facile, ma il verbo di noi lombardi è "agire" anche davanti alle difficoltà più terribili e tragiche. La Lombardia sta dando un esempio di umanità e operatività e anche il Consorzio “Bocce… in Lombardia” è pronto ad incrementare sforzi e sacrifici per essere ancora di più vicino alle società lombarde colpite in modo inesorabile negli affetti e nella loro possibilità di sopravvivere. Dobbiamo essere vicini ai nostri club, come ormai da alcune settimane il nostro Presidente De Sanctis afferma. Dobbiamo comprendere le loro necessità, aiutarli nel loro quotidiano attuale e nel domani, quando, passata la tempesta, sarà il tempo della ricostruzione.
Tutto questo dovrà avvenire anche con la collaborazione di Regione Lombardia, che sicuramente emanerà decreti in questo senso, e con gli enti Locali, nel rispetto delle normative e dei medesimi decreti. La realtà del movimento dello sport delle bocce ha sempre rappresentato il simbolo dell’aggregazione sociale proprio per quella fascia della popolazione oggi così duramente e crudelmente colpita. Tutto questo nostro operare dovrà, come sempre, essere in totale simbiosi con le decisioni e le risoluzioni Federali e parte di un progetto globale che veda il movimento boccistico italiano forte e unito.
I tempi di questa crisi non sono pienamente nelle nostre mani. Questa pandemia che ha colpito tutto il mondo, nuova e inattesa, sta disorientando scienziati e politici che sono costretti a decidere con una navigazione quasi a vista disorientando a volte l’opinione pubblica.
Intendiamoci, la tensione è comprensibile, siamo tutti in grande affanno e sarebbe inutile negarlo. Tuttavia abbiamo bisogno di cominciare a pensare alla seconda fase, cioè al ritorno alla normalità. Ma se l’arma vincente finale sarà il vaccino, l’arma attuale non può che essere la solidarietà e l’unità.
Ripartiremo più forti di prima.
A Voi e alle Vostre famiglie il mio più caro saluto.
IL PRESIDENTE
Bruno Casarini