Intervista al neo consigliere regionale Guido Bianchi
“SVILUPPO E PROMOZIONE DOVRANNO ESSERE I NOSTRI CAVALLI DI BATTAGLIA!”
Intervista al neo consigliere regionale Guido Bianchi
“Sin da ragazzo seguivo mio papà, discreto giocatore di bocce, e con lui ho condiviso molte esperienze, cimentandomi anche in qualche competizione a carattere giovanile; ma la scintilla è scattata dopo i 20 anni, quando sono rimasto letteralmente affascinato da uno sport e da un ambiente che mi ha regalato non solo tante soddisfazioni sportive, ma anche una sana voglia di stare insieme, sempre e comunque."
A parlare del suo stretto rapporto con le bocce è Guido Bianchi, Delegato di Varese e neo consigliere regionale di FIB Lombardia, eletto in quota Affiliati in occasione dell’Assemblea Elettiva tenutasi lo scorso 6 febbraio a Bergamo.
In una breve intervista abbiamo ripercorso il lungo cammino che lo ha avvicinato al nostro ambiente e le tappe che hanno fatto nascere in lui una passione irrinunciabile per questa disciplina.
"Dopo aver partecipato a qualche gara, conseguendo positivi risultati" - racconta - "è nata una certa voglia di darmi da fare, che mi ha spinto ad entrare nel Consiglio Direttivo della Renese, una piccola società sul Lago Maggiore che peraltro non ho mai abbandonato."
Nel 1997, Bianchi entra nel Comitato Provinciale di Varese.
In breve tempo, le esperienze si moltiplicano: funge da segretario-contabile per poi ricoprire l'incarico di responsabile Femminile e quello di addetto stampa.
Dal 2013 diventa Vicepresidente di Comitato; nel 2018, Presidente e poi, a metà del 2020, assume il ruolo di Delegato.
"Per me si è trattato di un percorso di crescita sportiva e professionale" - aggiunge - "che ho avuto la fortuna di condividere con dirigenti esperti e capaci di trasmettermi capacità e conoscenze. Con loro ancora oggi mi confronto, consapevole che nello sport, come nella vita di tutti i giorni, anche una semplice chiacchierata può essere l’occasione per imparare qualcosa di nuovo. Le bocce mi hanno dato tanto; e, nel mio piccolo, vorrei dare qualcosa allo sport che amo.”
Dialogo, collaborazione, novità e buone idee: queste le basi su cui lavora da sempre Guido Bianchi.
Obiettivo primario: ridare linfa al nostro sport, mirando in prospettiva ad uscire dalle difficoltà legate alla pandemia.
“Sembra anacronistico" - afferma il neo consigliere regionale - "parlare di bocce proprio mentre la nostra società sta attraversando un momento drammatico, a livello economico e sanitario. Ma il nostro sport, dai valori sociali inestimabili, può e deve fare tanto, soprattutto a livello umano, nel ritorno graduale alla vita di tutti i giorni. Le molteplici gare del nostro territorio, le manifestazioni che con impegno e sacrifici le nostre società hanno sempre organizzato saranno l’occasione giusta per ripartire, per ritrovarci, per mantenere vivi quegli impianti che non possiamo e non dobbiamo perdere: i campi e i bocciodromi sono da sempre la nostra casa”.
Ancora una volta, quindi, in primo piano, ecco la passione, che muove gli animi bocciofili e fa da traino nei momenti di crisi.
La stessa passione che dovrà alimentare la ripresa delle attività: “Le gare e le diverse competizioni" - sottolinea il nostro interlocutore - "costituiscono una colonna portante del nostro sport. I più bravi e i meno dotati, i più giovani e quelli avanti con l'età vanno aiutati e salvaguardati. Tutti dovranno ritrovare il gusto di gareggiare in totale sicurezza, perché la nostra famiglia sportiva e sociale ha bisogni di tutti. Dobbiamo, però, guardare avanti nella consapevolezza che, insieme ad un presente da salvaguardare, dobbiamo progettare un futuro degno del nostro grande passato. Sviluppo e promozione dovranno essere i nostri cavalli di battaglia. Dovremo seguire da vicino i progetti e le iniziative giovanili, gestendo al meglio il passaggio dei ragazzi dall’apprendimento teorico alla pratica ludica e agonistica all'interno degli impianti; magari organizzando stage e giornate dedicate a loro e alle famiglie. Inoltre, le attività riservate ai diversamente abili andranno incentivate e ancor meglio calendarizzate.”
Altri nodi fondamentali sono i rapporti con i territori nonché i vari progetti di promozione per avvicinare nuovi atleti e appassionati allo sport delle bocce.
“Con il supporto delle realtà territoriali" - ribadisce il dirigente - "andranno organizzati corsi e iniziative per quelle persone di mezza età, magari reduci da altre esperienze sportive, che vogliono ritagliarsi spazi agonistici e soddisfazioni in uno sport che non ha confini temporali e geografici. Sono convinto che il nostro prodotto sportivo debba essere presentato nelle feste di paese, nelle feste dello sport e in tutte quegli eventi che attraggono giovani e meno giovani. In queste occasioni, i nostri campioni ci devono aiutare presentando le bellezze e i segreti del nostro sport. In ogni caso, quando si parla di futuro, si sa che non si può prescindere dal passato. Per questo, pensando all’importanza che le strutture religiose e parrocchiali avevano nel nostro sport, sono convinto che questi rapporti vadano ricostruiti e che gli oratori e i campi estivi possano rappresentare uno sbocco importante."
Come noto, per lavorare al meglio sulla ripresa delle attività, occorreranno diverse energie sia a livello centrale che a livello territoriale.
Decisivo e importante sarà il rapporto tra Comitato Regionale e Delegazioni Provinciali.
“La recente riorganizzazione territoriale voluta dalla FIB" - spiega Bianchi - "ci ha consegnato un'occasione unica da cogliere al volo. Oggi più che mai, i Comitati, ora Delegazioni, non sono un’organizzazione fine a se stessa, ma devono rappresentare la struttura portante del Comitato Regionale, indirizzando il proprio contributo e i suggerimenti attraverso le commissioni di lavoro e di confronto all'uopo create. Dobbiamo camminare insieme, dimenticando personalismi e campanilismi, alla ricerca di un percorso, se possibile, unito e condiviso: siamo una grande famiglia; noi tutti siamo la Federazione e solo uniti potremo vincere le nostre sfide e gli obbiettivi che ci siamo prefissati.”
A questo proposito, bisognerà pensare soprattutto alla gestione dei bocciodromi e delle varie strutture: un'operazione delicata, ma fondamentale.
“Oggi molte strutture sono chiuse e alcune faticheranno a riaprire. Per lo sviluppo delle iniziative promozionali e per mantenere alta l’asticella dell'attività, dobbiamo riaprire gli impianti, in alcuni casi intraprendendo un percorso di ammodernamento e di messa in sicurezza. Noi possiamo contare sul Consorzio Bocce in Lombardia, magistralmente condotto da Bruno Casarini, un partner insostituibile con il quale tutti dobbiamo e possiamo confrontarci e collaborare. Le nostre strutture vanno salvate e talvolta anche riqualificate, dal momento che oggi il classico bocciodromo rischia di non sopravvivere in una società organizzata in maniera radicalmente diversa rispetto ad anni fa. La parziale modifica di questi impianti e la creazione di strutture polivalenti non deve essere vista come una sconfitta o un tabù, ma può essere un'accattivante opportunità da cogliere.”
"Dobbiamo crescere insieme" - conclude Guido Bianchi - "pronti a confrontarci senza pregiudizi, ascoltando spunti e suggestioni per trovare le ricette migliori da realizzare. Il nostro deve essere un messaggio denso di ottimismo, lontano dalla rassegnazione e dalla nostalgia, guardando con entusiasmo a quello che stiamo costruendo e abituandoci a raccontare sempre il meglio della nostra disciplina. Solo così sapremo costruire un futuro per lo sport che tutti noi amiamo. Oggi e sempre VIVA LE BOCCE!”