"UN'EMOZIONE GRANDISSIMA, SEMBRAVA DI ESSERE ALLE OLIMPIADI!" - Intervista a Marco Di Nicola e Mattia Visconti, vincitori dei Giochi del Mediterraneo
"UN'EMOZIONE GRANDISSIMA, SEMBRAVA DI ESSERE ALLE OLIMPIADI!"
Mattia Visconti e Marco Di Nicola raccontano le medaglie vinte ai Giochi del Mediterraneo
"Si è trattato di una manifestazione davvero emozionante: per certi versi, sembrava quasi di essere alle Olimpiadi. Per noi, una scarica di adrenalina pura. Siamo lieti di aver rappresentato al meglio il boccismo italiano."
A parlare sono il 25enne cremasco Mattia Visconti e il 29enne pescarese Marco Di Nicola, entrambi tesserati in Lombardia, rispettivamente per le società Arcos Brescia Onlus (BS) e Vip Credaro (BG).
Come noto, i due giovani talenti della Raffa italiana hanno centrato l'oro in occasione della 19^ edizione dei Giochi del Mediterraneo, disputatisi proprio di recente a Orano, in Algeria: primo posto nella specialità individuale per Visconti e medaglia d'oro anche nella coppia per lo stesso Visconti e per Di Nicola.
"Bella l'atmosfera che si è creata attorno ai campi da gioco" - sottolinea lo stesso Di Nicola - "poiché abbiamo potuto instaurare rapporti di conoscenza con atleti di altre discipline e di diverse nazioni, confrontandoci sulla comune passione per lo sport."
"A livello tecnico" - gli fa eco Visconti - " occorre dire che abbiamo constatato la crescita enorme da parte di alcune nazioni come Francia, San Marino e pure Turchia e Libia, prima allenata da Domenico Sposetti. In ogni caso, non è stato facile imporci: abbiamo dovuto mantenere alta la concentrazione e tirare fuori i nostri colpi migliori."
"Anche perché" - precisa ancora Di Nicola - "le corsie sono state approntate proprio negli ultimi giorni prima della manifestazione e presentavano pendenze talvolta indomabili o, quanto meno, difficilmente interpretabili."
"Un'altra difficoltà" - ammette Visconti - " è derivata dalla partita a tempo: non ci siamo ancora abituati, tant'è che i sessanta minuti a disposizione diventano una sorta di spada di Damocle sulle teste di chi è in campo. Insomma, un'ulteriore pressione che bisogna cercare di mantenere sotto controllo."
"Nel complesso" - concludono all'unisono i due giovani campioni - "i Giochi del Mediterraneo si sono rivelati un'avventura meravigliosa, e non solo per il risultato sportivo. Ci siamo aiutati a vicenda. Tra noi si è instaurato un ottimo rapporto grazie anche al Commissario Tecnico Giuseppe Pallucca e a Moreno Rosati, vice presidente FIB, che ci hanno seguito nel torneo come meglio non si sarebbe potuto."