A PAVIA UN PROGETTO DI AVVIAMENTO ALLO SPORT PER DISABILI, LE BOCCE PROTAGONISTE ASSOLUTE
Grazie all'impegno del tecnico Dario Bracchi e di Gianni Cazzola, presidente di Club Itala, è partita anche una scuola bocce
A PAVIA UN PROGETTO DI AVVIAMENTO ALLO SPORT PER DISABILI, LE BOCCE PROTAGONISTE ASSOLUTE
Firmato un protocollo d'intesa tra il sindaco Fabrizio Fracassi e Pierangelo Santelli, presidente CIP Lombardia
Anche Pavia ha la sua scuola bocce, anzi ne ha due: una per i ragazzi di alcuni istituti scolastici, l'altra per i disabili.
Le bocce, infatti, saranno protagoniste assolute nell'ambito di un articolato e significativo progetto di avviamento allo sport - per utenti disabili sotto il profilo intellettivo, cognitivo e relazionale - presentato martedì 13 dicembre 2022 dall'Amministrazione Comunale di Pavia che, tramite il sindaco Fabrizio Fracassi, ha stilato un protocollo d'intesa con CIP Lombardia, ente pubblico presieduto da Pierangelo Santelli.
L'iniziativa, illustrata presso il "Campus Aquae" (struttura avveniristica e funzionale che si trova nella zona periferica del capoluogo di provincia), rappresenta il naturale prosieguo di un lavoro iniziato alcuni mesi fa; una serie di incontri che hanno registrato la partecipazione di una cinquantina di giovani e meno giovani, con attività sportive legate al badminton, al nuoto e, per l'appunto, alle bocce.
Impegnati in prima persona: Dario Bracchi - Commissario Tecnico di MP Filtri Caccialanza, squadra campione d'Italia e vincitrice di Coppa Italia, Super Coppa e Champions League - e Gianni Cazzola, presidente del Club Itala, storico gruppo boccistico di Pavia.
L'esperienza, denominata "Bocciando s'impara", ha coinvolto e coinvolgerà anche nei mesi prossimi numerosi utenti che provengono dal Servizio Formativo in autonomia "Il Borgo" e dai Centri Diurni "Betulla", "Naviglio" e "Torchietto", grazie all'interessamento diretto da parte delle istituzioni pavesi, per volontà di Anna Zucconi, Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Pavia, e di Elio Imbres, responsabile territoriale del CIP.
"Lo sport delle bocce è inclusivo al massimo grado" - ha sottolineato Bracchi - "ed è indescrivibile l'atmosfera di gioia che sempre si riesce ad assaporare con i ragazzi, gli educatori e i vari collaboratori: un'atmosfera davvero contagiosa. Il fatto che uno di questi ragazzi, di sua iniziativa, stia continuando a frequentare il bocciodromo del Club Itala rappresenta già di per sé un grande successo; ma credo che, proseguendo con questa tipologia di esperienza con il progetto di avviamento allo sport per disabili, potremo ottenere grandi risultati come, ad esempio, costituire una vera e propria squadra DIR, formata cioè da disabili cognitivo-intellettivo-relazionali."
Ma Bracchi focalizza l'attenzione anche sulla scuola bocce istituita per avvicinare i giovani normodotati alle bocce.
"Abbiamo elaborato un secondo progetto" - ha ribadito - "con il supporto di FIB Lombardia e del professor Claudio Giacomo Bizzari, tutor e responsabile regionale per i progetti di avviamento alla nostra disciplina sportiva. Coinvolte sei classi di San Genesio e Uniti e ben undici classi dell'Istituto Comprensivo "Boezio" di Via Acerbi a Pavia: 245 gli alunni interessati alla proposta."
"Tale iniziativa" - ha concluso Dario Bracchi - "ha avuto inizio nel mese di novembre e si concluderà a marzo con una sorta di mini-torneo interscolastico. Rivolgiamo un particolare ringraziamento al professor Alessandro Crema e alla professoressa Silvia Reitano, che hanno aderito con entusiasmo, favorendo l'inserimento del nostro sport all'interno dei programmi scolastici. Vedremo se tutti questi sforzi saranno poi ripagati da soddisfacenti risultati. Per quanto mi riguarda, sono piuttosto ottimista."
"Complimenti a Bracchi e al presidente Cazzola" - ha chiosato Matteo Stefanone, Delegato FIB della provincia di Pavia - "soprattutto perché le bocce hanno assolutamente bisogno di un concreto rilancio nel nostro territorio."