Intervista a Fabio Tansella, responsabile Commissione Giovanile FIB Lombardia
"LA NOSTRA MISSIONE È FAR CRESCERE IL SETTORE GIOVANILE"
"Con la collaborazione di Giuseppe Domaneschi, di Roberto Zuffetti e del professor Claudio Bizarri, e grazie alla supervisione del vice presidente di FIB Lombardia Costantino Faedda, stiamo cercando di coordinare una serie di iniziative per far crescere il settore giovanile in Lombardia. C'è entusiasmo e un ottimo clima di stima reciproca. Vogliamo fare bene per i ragazzi e per il nostro sport."
A parlare è Fabio Tansella, atleta di buon valore, tecnico e dirigente: è lui l'attuale responsabile della Commissione Giovanile di FIB Lombardia. Non solo. Fa parte della Commissione Giovanile Nazionale unificata, dove sono presenti rappresentanti delle tre specialità: Raffa, Volo e Petanque.
"Stiamo lavorando molto", aggiunge. "In realtà, ci piacerebbe che il numero dei ragazzi fosse maggiore, ma crediamo che alcune iniziative locali possano dare buoni frutti nel prossimo futuro così come il progetto intitolato all'indimenticato Gianfranco Bazzan e il progetto federale denominato Bocciando si impara. A nostro avviso, le società boccistiche dovrebbero provare, dove possibile, a coinvolgere i ragazzi direttamente nei bocciodromi perché, se i ragazzi vengono portati sui campi, è più facile farli avvicinarli alla nostra disciplina; un po' come avviene in estate, sulla riviera romagnola, dove tutti giocano a bocce."
"Per chi si occupa di giovani" - prosegue - "è fondamentale saper comunicare in maniera adeguata questo mondo così complesso. Comunicare con i ragazzi è alla base di tutto; così come è fondamentale essere presenti il più possibile quando si svolgono allenamenti e gare. I giovani hanno bisogno di punti di riferimento con cui confrontarsi e da cui avere conferme e indicazioni."
"Sappiamo" - sottolinea il nostro interlocutore - "che lo sport delle bocce si deve tuttora confrontare con pregiudizi radicati, specie se confrontato con altre pratiche sportive. La nostra disciplina è quasi sempre associata agli anziani nonostante sia assai attrattiva per i giovani. Ci dobbiamo sforzare per migliorare questa situazione, soprattutto usando i mezzi di comunicazione più idonei. La WEB TV federale, ad esempio, ha raggiunto alti picchi di ascolto durante lo svolgimento dei Campionati Mondiali Juniores a Roma, nel settembre dello scorso anno. Ora, visto che i ragazzi usano Internet come strumento quotidiano, perché non far vedere anche incontri del Campionato Italiano Juniores? Sarebbe importante trasmettere anche i gironi eliminatori, non solo le fasi finali."
Un concetto appare piuttosto chiaro: passare attraverso le scuole con progetti e collaborazioni legati al settore giovanile è qualcosa che può aiutare la nostra disciplina a essere sdoganata per la grande platea dei più giovani; e, in questo senso, esistono iniziative concrete.
"Il Progetto Bazzan e Bocciando si impara sono due progetti paralleli che hanno le scuole come base, però hanno un limite ben preciso: il campo di gioco non è presente all'interno degli istituti scolastici. Per la specialità Raffa è di fatto impossibile avere la possibilità di usare una o più corsie all'interno delle scuole; perciò, portare i ragazzi fuori dalle scuole nelle ore di lezione, trasferendoli in un bocciodromo nelle immediate vicinanze, è possibile purtroppo solo in pochi casi. Ecco perché riteniamo che le società con una propria struttura a disposizione dovrebbero cercare di coinvolgere i ragazzi direttamente, programmando corsi con istruttori formati. Lo fanno, ad esempio, a Cremona e Varese, dove Canottieri Flora e Renese stanno facendo sforzi in quella direzione così come, in altri modi, Bonate Sopra, Amatori Brescia e poche altre società."
Nel contempo, la Federazione ha dato segnali importanti per quanto riguarda il mondo juniores, con la promozione di diverse novità e progetti.
"Occorre proseguire su questa strada e, se possibile, fare ancora di più, magari provando a dare qualche contributo a chi prova a fare una scuola bocce in loco: è importante che chi intraprende tali iniziative le proponga come progetto, in modo da avere un aiuto", conferma il responsabile della Commissione Giovanile di FIB Lombardia.
Lo stesso Tassella rivela inoltre che, entro breve tempo, assisteremo a significative novità sotto il profilo organizzativo: "In effetti, per le gare Under 12, utilizzeremo dei giochi di squadra al mattino, per provare a coinvolgere un maggior numero di ragazzi: si tratta di un sistema già sperimentato in altre regioni con un certo successo. E a livello nazionale, quest’anno, si è cercato di rendere le gare del Circuito Prestige ancora più appetibili per i ragazzi: da una parte, si è creata una tabella premi tale da gratificarli; dall’altra, si è fatto in modo che i costi del pernottamento e dei pasti siano assorbiti dall’organizzazione attraverso specifici contributi federali".
"Le bocce sono uno sport", conclude Fabio Tansella. "Come per ogni altra disciplina, servono dedizione, pazienza, concentrazione e allenamento. Per di più, il nostro è uno sport che offre divertimento e rafforza i legami tra i ragazzi. La riprova è data dal fatto che, nel corso di una gara, sono in molti a fermarsi, pur avendo perso, per assistere alle finali. Mi hanno spesso domandato se io consiglierei a un ragazzo di cominciare a praticare lo sport delle bocce. Certo che lo consiglierei! Vivamente. Sì, d'accordo, sono di parte; però la nostra disciplina è proprio affascinante e divertente, soprattutto per i più giovani."