Intervista al consigliere FIB Lombardia Mauro Perrone, vice CT della Nazionale Italiana di Boccia
"Sto cercando di promuovere la specialità della Boccia Paralimpica"
Intervista al consigliere FIB Lombardia Mauro Perrone, vice CT della Nazionale Italiana di Boccia
"Al momento ricopro gli incarichi di Vice Commissario Tecnico della Nazionale Italiana di Boccia Paralimpica e sono il referente alla promozione e all'avviamento di questa disciplina in Italia."
A parlare è Mauro Perrone, che lavora come impiegato amministrativo presso l'Università di Milano Bicocca - dove nel 2015 si è laureato in Giurisprudenza - e che è anche consigliere regionale di FIB Lombardia.
"Ogni tanto" - spiega - "mi capita di collaborare con l'Ufficio supporto alle persone con disabilità dell'ateneo milanese e con il CUS Milano nell'ambito della formazione e di iniziative legate allo sport paralimpico. Il prossimo 16 febbraio, ad esempio, all'interno della manifestazione "B. Inclusion Days", presenteremo la disciplina della Boccia a studenti e dipendenti che poi sfideranno un gruppo di atleti nei corridoi dell'Università. Il mio sogno è che proprio il CUS Milano, che dal 2014 mette gratuitamente a disposizione la propria palestra per gli allenamenti settimanali di Boccia, aprisse il primo settore paralimpico proprio con la nostra disciplina."
"Sono convinto" - aggiunge - che la comunicazione e la trasmissione di una corretta immagine della disciplina sia fondamentale: innanzitutto è importante far capire a chi è rivolta, indirizzando chi eventualmente non fosse classificabile per la Boccia, ad esempio, al settore Sitting. Il bello della nostra Federazione consiste proprio nel fatto di dare a tutti la possibilità di praticare sport. In Lombardia si sta facendo un gran lavoro per l'intero settore paralimpico. Nel 2022, infatti, abbiamo assistito alla crescita dell'attività Sitting e Standing (coordinata da Roberto Antonini) - che vedrà ospitare a Bergamo i Campionati italiani 2023 - e quella del settore DIR, coordinata da Alfio Villa, che nel 2022 ha visto la creazione di una rete di gare regionali, sempre più numerose, che registrano una buona partecipazione."
Proprio per questo motivo, c'è sempre più bisogno di persone competenti che possano essere di supporto agli atleti. E in quest'ottica, i corsi di formazione specifici che mette in campo la Federazione rivestono un'importanza fondamentale.
"D'altronde" - sottolinea il nostro interlocutore - "la Boccia è in crescita in tutta Italia e anche in Lombardia: sul nostro territorio oggi sono attive cinque società: SuperHabily, POLHA Varese, Canottieri Flora e Feel Sport e, da gennaio, la Silvia Tremolada, rispettivamente in provincia di Milano, Varese, Brescia, Cremona e Monza. In estate, dovrebbero essere posizionati due campi di Boccia al CTF di Bergamo e di certo partirà una squadra anche lì. Se in Italia l'obiettivo è quello di avviare almeno una squadra per Regione, in Lombardia vorremmo avere una realtà in ogni provincia."
"Nonostante l'offerta degli sport negli ultimi anni sia di molto aumentata (basti pensare all'esplosione che ha avuto il padel!) e ci sia perciò sempre più concorrenza" - continua - "la peculiarità della Boccia è che si rivolge a persone che non possono praticare altre discipline sportive, se non con enormi difficoltà. Credo che questo sia il vero motivo per cui la Boccia riscuota interesse ed entusiasmo. C'è ancora tanto da fare: la potenzialità di crescita numerica e qualitativa è esponenziale, ma spesso dipende dal contesto territoriale e sociale, oltre che dal supporto delle famiglie. Non solo. Essere a contatto con il mondo della scuola e delle università è utile per far conoscere il nostro sport e le competenze fisiche, sociali e valoriali che si possono acquisire praticandolo. Accanto ai progetti Bocciando si impara e Gianfranco Bazzan, per promuovere il nostro settore paralimpico potrebbe essere utile entrare in contatto con quegli istituti che hanno al loro interno un cospicuo numero di studenti con disabilità, promuovendo attività integrate da poter svolgere anche nelle ore di educazione fisica."
"Per fortuna" - conclude Mario Perrone - "si è tornati a giocare in sicurezza, una volta superata la fase acuta della pandemia. Nelle competizioni internazionali, in ogni caso, vengono richieste ancora le prove di negatività e durante le competizioni sono obbligatori i tamponi in mezzo all'evento. Ora che la situazione pandemica sembra rientrata, ci sentiamo tutti più sereni anche nel condividere spazi di convivialità, che poi è l'altra essenza del nostro sport. Come detto, le cose da fare e migliorare sono molte, ma in questi pochi anni si sono fatti passi giganteschi. Lo testimoniano le 8 medaglie internazionali conquistate nel 2022: un numero di medaglie superiore rispetto a tutte quelle vinte fino allo scorso anno. Occorre continuare a battere sulla promozione e sulla formazione di tecnici e volontari così da accrescere il livello tecnico generale. La speranza è anche che almeno qualche atleta italiano della Boccia riesca ad ottenere il pass per le Paralimpiadi di Parigi, in programma il prossimo anno."