A Isernia è tutto pronto per il Trofeo Gennaro Rainone
È tutto pronto per il Trofeo ‘Gennaro Rainone’, gara Individuale Nazionale, organizzata dal DLF Isernia, società presieduta da Carmine Rainone, quest’ultimo fratello del compianto Gennaro e campione d’Italia 2021, ad Arezzo, nella Coppia di categoria C (vittoria dedicata proprio al fratello, ndr).
Numeri importanti per la kermesse boccistica: 160 atleti al via, i quali dalle 9 di domenica 3 aprile 2022 si daranno battaglia, suddivisi in ventidue gironi eliminatori, che si disputeranno in tutti i bocciodromi della provincia di Campobasso, in quelli del territorio di Isernia, negli impianti di Vasto, San Salvo (nella provincia di Chieti) e Pontelandolfo nel beneventano.
Dagli ottavi di finale, in programma dalle 14, gli atleti si recheranno nel bocciodromo del DLF Isernia (alla stazione ferroviaria) e la Bocciodromo ‘Antonio Vacca’ di Castelpetroso.
Le semifinali e la finalissima sono in programma sulle corsie di gioco della società organizzatrice, a Isernia.
La gara è stata fortemente voluta dal presidente del DLF Isernia, Carmine Rainone, dal figlio Enzo e dalla famiglia Rainone, al fine di ricordare un grande appassionato dello sport delle bocce.
Classe 1935, nato a Mercato San Severino, scomparso il 23 agosto 2021, Gennaro Rainone, trasferitosi a Campobasso, già negli anni ’40 iniziò a giocare a bocce, sui tipici campi dell’epoca, ovvero sui campi sterrati ricavati nei fondi agricoli, oppure sulle stradine interpoderali.
Imprenditore nel campo dell’edilizia insieme ai fratelli, ha realizzato numerosi edifici, soprattutto dopo l’istituzione della provincia di Isernia, dal 1970 in poi, partecipando, da protagonista, agli anni in cui ci si avviava al boom economico dopo la crisi dettata dalla Seconda Guerra Mondiale.
Nella sua carriera boccistica ha girato tutti i bocciodromi del Molise, giocando per La Torre Vinchiaturo, DLF Isernia e ABC Castelpetroso col punto più alto raggiunto, la vittoria del 1° Trofeo dell’Addolorata, organizzata dall’ABC Castelpetroso e fortemente voluta dall’allora presidente del club castellano, Antonio Vacca, a cui oggi è intitolato il bocciodromo di Castelpetroso.