A Vinchiaturo il 16° Trofeo Settimio Perrella va a Raffaele Fattoruso
Il campobassano del Bocciodromo Comunale Campobasso, Franco Colavecchia, va ad un passo dal secondo successo del Trofeo Settimio Perrella, gara regionale individuale, organizzata dalla Bocciofila La Torre Vinchiaturo e dal presidente Mario Perrella, figlio del compianto Settimio.
96 i giocatori al via della kermesse, che ricorda l’imprenditore, tra i fondatori della società bocciofila vinchiaturese, quest’ultima Stella di Bronzo al Merito Sportivo del CONI.
Colavecchia si ferma sul più bello, in finalissima, sconfitto dall’atleta portacolori della Cacciatori Nocera Superiore, Raffaele Fattoruso.
Terza posizione per Massimino De Tollis della Frosolonese; quarto posto per Pietro Romano della San Giovanni Airola.
Ottimo risultato per Fernanda Ricciuti della società La Torre Vinchiaturo, quinta classificata.
Al sesto posto Toni Riccitelli di San Salvo, settimo Fabiano Iapaolo della Frosolonese, ottava posizione per Giuliano Panichella della Riccese Riccia.
Hanno superato il girone eliminatorio anche Luigi Bergantino della Ferrini Benevento (nono), Sandro Velocci della Frosolonese (decimo), Gennaro Presutti della Bocciofila Avis Campobasso (undicesimo) e Giovanni Prebenna delle Fortezze Volanti Ariano Irpino (dodicesimo).
Il direttore di gara è stato Silvio Mancino, arbitro regionale dell'AIAB Molise; gli arbitri di campo sono stati Luigi Colavecchia e Antonio Garofalo.
Alle premiazioni ricordata la figura di Settimio Perrella, tra i precursori dello sport delle bocce in Molise, grazie a cui Vinchiaturo oggi può vantare un bocciodromo al centro della cittadina alle porte di Campobasso.
Dirigente del Comitato regionale, presidente de La Torre Vinchiaturo, apprezzato atleta di categoria A e arbitro nazionale: il curriculum della sua lunghissima carriera sportivo-boccistica.
Presenti il presidente della FIB Molise, Giuseppe Formato, il vice Pasquale Mangione, i consiglieri Mario Perrella e Franco Colavecchia, il delegato provinciale FIB Isernia, Gregorio Valente.