Progetto 'FIB Junior', evento finale con la Scuola Primaria. Anche Bregantini gioca a bocce
“Io ho un grande sogno: la domenica i bambini e i loro genitori, anziché andare all’ipermercato a comprare le camicie, devono restare nelle proprie città, nei propri paesi, a giocare a bocce. Si ha modo di praticare uno sport nobile e di socializzare, perché sui campi da bocce c’è chi gareggia, dando modo a chi è attorno alle corsie da gioco di fare il tifo e trascorrere qualche ora insieme all’insegna del puro agonismo e del divertimento. La bellezza della domenica è rappresentata dalle bocce”. Questo è il messaggio lanciato da Sua Eccellenza Monsignor GianCarlo Maria Bregantini, arcivescovo di Campobasso – Bojano, agli studenti dell’Istituto Comprensivo ‘Colozza’ di Campobasso, che hanno concluso il proprio percorso del progetto ‘FIB Junior: tutti in gioco’ con un evento finale, durante il quale i giovani alunni hanno mostrato a insegnanti e genitori quanto appreso durante gli ultimi sei mesi.
Ottantuno studenti delle classi quarte della Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo ‘Colozza’ di Campobasso, infatti, grazie al progetto ‘FIB Junior: tutti in gioco’ hanno svolto le ore di educazione fisica al Centro Tecnico Regionale del Bocciodromo Comunale del capoluogo molisano durante l’anno scolastico 2017/2018. Protagonisti del progetto anche gli studenti di sette classi della Scuola Secondaria di Primo Grado dello stesso istituto. In totale, sono stati oltre duecento gli alunni che hanno giocato a bocce durante l’anno scolastico al Centro Tecnico Regionale del Molise.
Bregantini, supportato dal grande tifo, ha anche mostrato le sue qualità nell’accosto e nella bocciata, così come fece Papa Giovanni Paolo II in alcune bocciofile di Roma negli anni ‘80, strappando gli applausi dei bambini, entusiasti dell’iniziativa.
“Le bocce sono uno sport esigente – ha detto Bregantini agli studenti – Occorre moderare la velocità, capire il campo, che spesso riserva le sue sorprese. Bisogna sapere quando bocciare. Servono equilibrio, attenzione, precisione e diligenza, ovvero le stesse caratteristiche che non devono mai mancare nei cuori delle persone. Le bocce rappresentano un momento sportivo, ma anche uno stile di vita”.
Bregantini ha salutato i ragazzi, ricordando il principio del “mens sana in corpore sano”, ma, soprattutto, lanciando una metafora di vita: “Lancio le bocce nel campo, così come lancio i miei sogni in Dio”.
Alla fine della mattinata, la consegna dei diplomi a tutti gli studenti, che hanno vissuto l’ebbrezza di essere chiamati sul campo, davanti a una folta platea, per ritirare il proprio ricordo.
“Ringrazio la Dirigente Scolastica, Angelica Tirone, e tutti i docenti che hanno aderito all’iniziativa – ha affermato il presidente del Comitato Regionale FIB Molise, Angelo Spina – Le bocce sono uno sport come tutti gli altri, aperto ai più giovani e anche ai bambini. E noi lo stiamo dimostrando con le tante iniziative che vedono coinvolti i più giovani, i quali si stanno appassionando alla nostra disciplina sportiva. Possiamo dire di stare sulla strada buona per lanciare una moda delle bocce. Dobbiamo uscire dal mondo ‘calcioegocentrico’, se così possiamo definirlo. Le bocce aiutano ad avere una mentalità da sportivo, perché per giocare ad alti livelli sono necessari concentrazione, equilibrio, precisione, tenuta fisica e tanto allenamento”.
“La Federbocce sta lavorando per l’ingresso delle bocce alle Olimpiadi di Parigi 2024 – ha proseguito Spina – A Tokyo 2020 la FIB già sarà presente con la Boccia paralimpica. Nell’ultimo periodo sono tante le attenzioni mediatiche verso le bocce. Tutto ciò è reso possibile grazie al dinamismo e al grande bagaglio sportivo e culturale del presidente federale Marco Giunio De Sanctis e dei suoi principali collaboratori. Anche noi presidenti regionali stiamo lavorando per fare grande una federazione che ha grandi potenzialità, fino al marzo 2017 inespresse, ma che ora stanno uscendo prepotentemente fuori”.
“In Molise stiamo vivendo un periodo florido – ha proseguito Spina, che il 30 maggio sarà con la Federbocce in Udienza da Papa Francesco – Stiamo rilanciando il settore giovanile con una scuola bocce, con i progetti scolastici e abbiamo partecipato, dopo oltre un decennio, alla Coppa Italia junior. Stiamo lavorando sulle bocce in rosa e con le nostre atlete, per la prima volta, abbiamo partecipato alla Coppa Italia femminile, organizzando anche la prima edizione della Coppa Molise riservata alle ladies. Stiamo cambiando marcia e mentalità”.
“Il 9 e il 10 giugno – ha concluso il presidente Angelo Spina – aspettiamo chiunque voglia cimentarsi in una gara di bocce. Alla Bocciofila Monforte, in Villa de Capoa a Campobasso, faremo avvicinare alla disciplina sportiva boccistica tutti coloro che vorranno provare l’ebbrezza di una partita di bocce. Festeggeremo gli 80 anni della Bocciofila Monforte con l’iniziativa ‘Io e i miei amici, porta un amico al bocciodromo’, tesa al lancio della campagna tesseramenti 2019”.