Un sabato mattina a Seveso
E’ uno dei tanti sabato mattina quando alle 10 circa varco la soglia del bocciodromo di Seveso. A quell’ora, in genere nei bocciodromi, i campi sono “silenziosi” e vuoti. A Seveso invece non è così. Sento il rimbombo di una bocciata e il piacevole sottofondo del vocio di un gruppo di ragazzi. Sono i ragazzi della scuola elementare di Seveso, che guidati dall’istruttore Luciano Tornaghi, stanno facendo il loro allenamento settimanale.Intorno vedo qualche genitore e riconosco il nonno Amato, presidente della Galimberti. Incuriosito chiedo al Luciano di raccontarmi un po’ della storia di questi ragazzini e di questo progetto.
Esordisce dicendomi che tutto è cominciato cinque anni fa con il progetto ”Junior bocce tutte in gioco”. Dopo un inizio tentennante il vento è cambiato e si sono visti i primi risultati. Ci vuol poco a capire che gran merito di questo risultato sono dovuti alla passione e alla tenacia del Luciano. Da due anni a questa parte ogni sabato mattina una quindicina di ragazzi/e viene al bocciodromo di Seveso e passa due ore allegre e spensierate in compagnia del Luciano. Sono ragazzi con davanti ancora tanta strada da percorrere ma animati da un contagioso entusiasmo al punto di rinunciare il sabato mattina a qualche minuto in più nel loro caldo lettino per venire qua a giocare alle Bocce. E questo gruppo potrebbe essere più numeroso se non fosse per il fatto che alcuni devono preparare la comunione, e la catechesi si svolge di sabato mattina. I ragazzi/e sono tutti tesserati.
Ma cosa è cambiato dopo i primi anni di “rodaggio” che ha permesso l’avvicinamento di questi ragazzi alle bocce? Luciano ci risponde che nel tempo si è raffinato sia l’approccio metodologico che pedagogico. Ad esempio verso la scuola si è presentato le bocce in una variante molto più dinamica rispetto al gioco classico dando risalto all’aspetto motorio e evidenziando comunque quelle peculiarità che sono proprie del gioco delle bocce come la capacità di prendere decisioni, il senso di responsabilità, la concentrazione e il carattere. Questo ha permesso di poter competere o quanto meno diminuire il gap, almeno a livello formativo, con sport più conosciuti. Questa nuova offerta è stata poi arricchita cercando di minimizzare gli impegni, sia in termini di costi che di persone, a carico della scuola. Verso i ragazzi si è cercato di fare una proposta multiforme prediligendo l’aspetto ludico dove le bocce sono uno degli elementi della proposta. I ragazzi sono organizzati in squadre ciascuna con un capitano che ruota aumentando così il senso di comunità e responsabilità. Poi ogni mese c’è una dimostrazione in palestra dove intervengono dirigenti della Aurora/Sevesina in divisa. Lì si svolgono alcuni dei giochi fatti durante le quattro settimane e con bocce di neoprene e teli si fanno delle dimostrazioni.
Luciano ci tiene a sottolineare che tutte le attività che si svolgono all’interno del bocciodromo sono gratuite grazie alla collaborazione della bocciofila Aurora/Sevesina. Poi mi dice anche che il Comune ha messo a disposizione un mezzo per il trasporto gratuito casa/bocciodromo dei ragazzi. Ogni giovane orgogliosamente mostra le proprie bocce (rettificate) fornite gratuitamente dal Comitato l’anno scorso. E dopo tanta gavetta qualcuno è pronto per esordire in gara. Il primo appuntamento sarà a Bellusco: Under 12.
Certo non deve essere facile gestire tutto: ci vogliono competenze tecniche e pedagogiche, tanta pazienza ma soprattutto tanta passione perché solo il sorriso di un ragazzino o il grazie di un genitore può ripagarti delle tante ore perse. E’ quasi mezzogiorno, il Luciano prende tutti i suoi attrezzi (inclusi caramelle e dolci) e li carica sulla macchina. Mentre esco vedo il gestore del bocciodromo che sta pulendo alcuni tavoli. Mi accorgo solo ora che l’ambiente è molto pulito e curato. Un componente della bocciofila ha aspettato che uscissero i ragazzi per passare lo straccio sui campi: al pomeriggio c’è una gara. Complimenti a tutti. Ci salutiamo e … alla prossima