A Nova M.se il 5° Memorial Armando Giovanni Spreafico: specialita' boccia BC1 e BC2
Nova Milanese 9 Ottobre 2021.
Ore 8.30, alla Palestra della Scuola Primaria "Anna Frank" di via Novati a Nova Milanese è tutto pronto. All’interno della manifestazione “Nessuno e’ bocciato” sta per prendere inizio il Torneo nord-ovest di Boccia, ormai un classico nel panorama della boccia paraolimpica Italiana, organizzato dalla societa' la Fenice denominato “5° Trofeo Giovanni "Armando" Spreafico alla memoria”. “Armando”, una vita nello sport e una vita al servizio della promozione dello sport per disabili.
Nato nel 1937, allenatore FIDAL (Federazione Italiana di Atletica Leggera), nel 1968 fonda insieme ad altri amici l’Atletica Nova. Verso la meta', fine anni 70 Armando, stimolato anche dai suoi giovani collaboratori, si butta a capofitto nelle attivita’ sportive per disabili. Si batte animatamente nelle riunioni FIDAL regionali per far inserire le gare dei disabili insieme con le gare per normodotati. Oggi ci sono le Paralimpiadi e sembra tutto normale. Ma dietro questa normalita’ c’è il sacrificio di tante persone che ha combattuto contro l’ipocrisia, lo scetticismo, la diffidenza e l’ironia che, non è difficile immaginare, poteva esserci 40 anni fa.
Negli anni 80, Armando, per motivi logistici, sposta l’Atletica Nova Brianza a Monza dove assume il nome di US Brianza Silvia Tremolada (una delle piu' conosciute società in ambito CIP) assumendone la presidenza.
Insignito della STELLA D’ORO AL MERITO SPORTIVO (la piu' alta onorificenza al merito sportivo) Armando ci lascia nell’aprile del 2012.
Tra quei giovani collaboratori, di Armando, c’era anche Angelo Peritore, anche lui cresciuto nell’Atletica, e oggi attuale Presidente della Societa' La Fenice.
Angelo ha voluto riportare parte delle attivita' sportive a Nova per non far dimenticare l’opera di Armando. Ci parla delle soddisfazioni ma anche dei gravosi impegni per portare avanti una simile attivita'. E’ facile immaginarlo solo guardando il lavoro fatto per allestire questa manifestazione.
Trovare le strutture adatte, preparare le corsie di gioco, pubblicizzare la manifestazione, gestire le norme sanitarie. Insomma basta darsi un’occhiata intorno, avere un po’ di immaginazione e non e’ difficile capire quanto lavoro e sacrificio ci sia dietro a questa gara.
Visione di due dei quattro campi di gara
Ci impressiona e stupisce quanto lavoro questa Società faccia per l’integrazione dei meno fortunati. Angelo dice di disporre anche di un tappeto di dimensioni considerevoli con cui va nelle varie societa', nelle comunita', nei paesi a dimostrare come le bocce, queste bocce, possano servire a migliorare la vita di questi “ragazzi” e delle loro famiglie.
Ci indica, con orgoglio e con un pizzico di commozione, un ragazzo raccontandoci la sua storia. Un ragazzo che non usciva mai di casa, sempre davanti al tablet, che ogni giorno prendeva una quantita' inimmaginabile di farmaci. Oggi e' un ragazzo diverso che si integra con gli altri e che quasi non ha piu' necessità di farmaci.
Comincia la gara, ogni atleta ha un proprio accompagnatore, ci sono gli arbitri, gli addetti ai punteggi, coloro che provvedono al rispetto del protocollo. Una macchina organizzativa complessa e numerosa, praticamente tutti volontari, ben superiore al numero di atleti.
Si giocano le prime bocce, gli atleti si muovono con sicurezza con le loro carrozzine. Si concentrano prima di giocare le loro bocce, vengono a visionare il gioco: i tempi e i modi sono gli stessi di una gara “normale”.
Fase di gioco: il pallino e' la boccia bianca
Ormai e’ quasi mezzogiorno, abbiamo un po’ di appetito e stiamo per ritornare a casa mentre gli organizzatori cominciano anche i preparativi per il pranzo della gara.
Per la mente ci girano un sacco di pensieri.
Ma quanto ci avranno messo per allestire i campi di gioco? ... Ma alla fine dovranno rimuovere tutto: domani giochera' il basket... Gli impianti non sono permanenti... Tutte le volte bisogna ricostruire i campi... Non c’e' un bar o un ristorante con cui fare delle entrate... Come faranno a sopravvivere economicamente?...
Tanto lavoro, tanti sacrifici ma soprattutto l’amore per il prossimo. Questa e' l’Italia che ci piace. Lasciamo la palestra sentendoci delle persone un po’ migliori. Speriamo di non dimenticare quello che abbiamo visto.
La gara finira' nel pomeriggio. A tutti i partecipanti verra' offerto una medaglia ricordo e una serie di gadget. I vincitori, come in tutte le gare, verranno premiati con le coppe sotto.
A conclusione, pubblichiamo di seguito la classifica finale ... anche se forse saper chi ha vinto non sara' la cosa piu' importante di questa bellissima manifestazione.