ADDIO AL CAMPIONE CLAUDIO BOSSOLETTI
ADDIO AL CAMPIONE CLAUDIO BOSSOLETTI
La Delegazione FIB di Pavia esprime sentite condoglianze alla famiglia del campione Claudio Bossoletti che, nella serata di mercoledì 17 agosto 2022, si è spento a Tortona, all'età di 89 anni.
Di seguito un breve ricordo.
Mercoledì 18 agosto 2022, a Tortona (AL) è mancato nel sonno Claudio Bossoletti. Se ne è andato in silenzio, in maniera tranquilla, come suo solito, giusto per non disturbare nessuno; e così ha raggiunto in cielo la pattuglia ormai numerosa degli altri grandi campioni delle bocce che si stanno divertendo tra le corsie celesti. Claudio è stato davvero un campione. Proveniva dal settore Volo. E lui, anche nella specialità Raffa, aveva dimostrato di essere un grande bocciatore. Intelligente nel gioco, e molto astuto sotto il profilo tattico, aveva subito compreso che si sarebbe dovuto migliorare nel fondamentale dell'accosto. Ben presto si era imposto all'attenzione generale come secondo di coppia. Il punto più alto della carriera boccistica l'aveva raggiunto giocando con Bruno "Mister Millimetro" Suardi, capace di sfruttarne in pieno le caratteristiche di eccezionale volista. Era stato più volte convocato in nazionale. E, nel 1972, a Voghera, aveva preso parte a uno storico incontro tra una formazione di campioni dell'allora Fisb (con Stefano "Pelè" Elitico, Luciano Dessimoni e Romano Scampoli) e la quadretta del volo campione del mondo in carica, composta da Andreoli, Granaglia, Baroetto e Paletto. Un incontro memorabile: i campi della raffa erano stati "adattati" con un supplemento di sabbia spessa che andava a ricoprire i 7 metri finali delle corsie, da parte a parte. Nella partita a quadretta non c'era stata storia, a favore di Granaglia e soci. Ma, nella partita di coppia, Bossoletti, che giocava con Scampoli, a sorpresa aveva prevalso sui campioni del mondo del Volo. Claudio, ogni tanto, nelle belle chiacchierate che anni or sono - ben prima della pandemia - ci facevamo all'interno dello storico "Bocciodromo Merli", ricordava volentieri quell'episodio. Lui aveva un carattere mite, ma determinato. Determinato e volitivo, in grado di superare ostacoli all'apparenza insormontabili. La vita, a un certo punto, gli aveva presentato un conto salatissimo: infatti, a causa di un grave incidente, aveva perso un occhio; ma, nonostante il grave handicap, dopo qualche mese era tornato a giocare con ottimi risultati - addirittura vincendo una gara nazionale a terna - dimostrando un'incredibile caparbietà e una immensa passione per lo sport delle bocce. Amava la nostra disciplina e ne era un profondo conoscitore. Soprattutto era una persona gentile. Possedeva un'innata signorilità. Così ci piace ricordare Claudio Bossoletti: un grandissimo campione, dall'animo nobile e generoso.