Il punto del Presidente Vittino
Ad un mese dall'inizio della pandemia, il Presidente Vittino esprime il suo pensiero, potete sia leggerlo che guardarlo cliccando sul link del video sotto riportato.
"Ciao amici bocciofili,
abbiamo ormai dimenticato di come calpestare un campo da bocce; sono circa 30 giorni che viviamo questo clima surreale per combattere un avversario forte, deciso, che si nasconde, che ci ha fatto capire quanto siamo deboli, quasi indifesi davanti a lui.
E poi ci ha fatto capire quanto siamo uguali davanti a lui; non ci era riuscito forse nessuno, nè le religioni, nè le filosofie, nè la scienza... Lui, senza indugi, si è insinuato tra noi e ci ha colpiti a tal punto da farci involontariamente suoi alleati contro i nostri cari, senza fare distinzione.
E purtroppo il nostro mondo sferico rotolante in cui militano anche persone di età avanzata il virus ha fatto danni, ha arrecato dolori ed ansia, qualcuno sta ancora lottando, qualcuno invece non ce l'ha fatta.,, a nome di tutti giungano le nostre condoglianze alle famiglie.
Questa situazione tragica credo ci cambierà; credo e spero in meglio; "Nessuno si salverà da solo" ecco questo è il succo del nostro futuro, la frase che rieccheggia da qualche giorno.
Se ci pensate, tre anni fa quando iniziai a girare il Piemonte per conoscere persone, problemi ed esigenze del territorio, ho sempre affermato che era arrivato il tempo di abbandonare l'idea dell'orticello, quello che per anni era stato coltivato a discapito di una visione più ampia e solidale; è il nostro difetto ancora oggi più accentrato; ho trovato situazioni difficili, anche disagevoli a volte.
Ma credo che questa visione più di gruppo, più di squadra debba essere la nostra prossima missione e questa tragedia deve esserci da monito.
Quello che colpisce gli altri poteva succedere a noi, doniamo del tempo per aiutare Società in difficoltà, gli amici giocatori che hanno avuto danni pesanti e ricordiamoci che giocare a bocce sarà un privilegio; divertiamoci, cerchiamo di vincere perchè fa parte dello sport, ma accettiamoci di più, credo che solo facendo gruppo potremo far sottolineare ed esaltare i valori che la nostra tradizione ci tramanda.
Accettiamo quelli che si avvicineranno curiosi, accettiamo e facciamo giocare con noi i neotiti, i ragazzini che vogliono imparare, quelli che occupano i campi per allenarsi, facciamo giocare con noi le donne.
Il virus ci ha insegnato che ci salveranno il dolore e l'amore.
Il primo lo stiamo vivendo quotidianamente, insieme, il secondo dentro di noi... dobbiamo stare bene."