Il Comitato Provinciale di Asti si è riunito
Anche il Comitato Provinciale di Asti si è riunito. Domenica mattina, in “modalità Zoom”. Incontro cui hanno partecipato, tra gli altri, anche il presidente nazionale Marco Giunio De Sanctis e il presidente regionale Claudio Vittino. Era rappresentata la stragrande maggioranza delle società che ricadono sotto la Fib di Asti.
Dall’incontro non sono emerse novità di particolare rilievo perché le Bocce, come tutti gli altri sport (e come tutti quelli che stanno leggendo in questo momento), stanno attendendo di sapere esattamente come sarà la “Fase Due”. Ovvero, cosa si potrà fare o non si potrà fare dal 4 maggio.
Nel corso della riunione è stato detto che si intendono salvaguardare le società e i soci, che il modo di “vivere” le bocce cambierà in maniera radicale, che è necessario “fare gruppo” e non badare al proprio orticello per uscire nel miglior modo possibile dall’attuale situazione. Si sta pensando a calendari più “dinamici” per i giocatori della categoria C (più disposti a fare chilometri per giocare) e più territoriali per quelli della categoria D (meno propensi a spostarsi).
Il momento clou della riunione è stato il lungo e articolato intervento del presidente De Sanctis. Ha esordito esortando a “non disperdersi, a fare fronte comune in vista del momento in cui l’attività ripartirà”. Sull’attività, De Sanctis ha ribadito che si cercherà di far concludere i campionati nazionali (serie A e A2) salvando tutto il salvabile (anche perché le Bocce non sono uno sport di contatto) e vedendo di ripartire dal 2021 con un nuovo entusiasmo, con la voglia di ricostruire, senza tanti adempimenti e con meno burocrazia. La nuova stagione potrebbe partire il 1° ottobre 2020 o il 1° gennaio 2021, questo ancora non è dato sapere. E’ sicuro invece che le società non dovranno pagare la riaffiliazione. In campo amministrativo, riguardo le schede di rilevazione riportanti i danni subiti dalle varie società, il Credito Sportivo del CONI sta studiando un piano di liquidità con fondi di sostegno per le Società con restituzione a partire dal 3° anno senza interessi.
L’attività dovrà sottostare (come è logico che sia) alle direttive sul distanziamento sociale. “Rispettare le regole - ha dichiarato De Sanctis - sarà l’unico modo per andare avanti. Ma la Fib è una Federazione abituata ai sacrifici e c’è la consapevolezza che questi sacrifici daranno frutti”. Sono stati fatti alcuni esempi come quello delle mascherine (se saranno obbligatorie bisognerà indossarle), della sanificazione degli ambienti (circoli e bocciodromi: non bisogna anticipare i tempi ma aspettare le direttive nazionali) e delle problematiche legate alle competizioni riservate alle terne e alle quadrette (difficilmente proponibili in questo 2020). De Sanctis ha invitato a non “chiudersi nelle nostre tradizioni”. La tradizione non deve essere una “zavorra” e pazienza se per quest’anno la Coppa Città di Asti e la Targa d’Oro di Alassio dovessero essere riservate alle coppie. Questo, però, è un discorso ancora tutto da vedere.
Sulla Gara di Alassio il presidente della Federazione Europea Roberto Favre ha dichiarato che è “in stand-by” mentre è sicuro l’annullamento di tutti i Campionati Italiani e della Coppa Italia.
Nel corso della riunione si è parlato anche di WSM e del termine delle iscrizioni alle gare. “E’ un problema che deriva dalle banche e dai costi (e dai tempi) per i bonifici - ha precisato De Sanctis - e alla sua risoluzione devono contribuire gli istituti di credito ed appena risolveranno il problema, la FIB si farà trovare pronta alle dovute modifiche al WSM”.
Infine un accenno al progetto Bocce in Casa, già trasmesso al Miur, che ha provveduto a inoltrarlo a tutte le scuole di Primo e Secondo Grado. Valida alternativa alle Scuole Bocce, attualmente (e ovviamente) sospese.
Antonella Laurenti