Ci ha lasciati Renato Battaglino
Il mondo delle bocce piange un altro amico, un altro uomo che ha dedicato la vita al nostro sport, un grande atleta e dirigente.
Questa volta il Covid non centra. Una grave malattia ha avuto la meglio su di lui, abituato a vincere e a soffrire.
Nato nel 1952 ad Ivrea, Renato Battaglino era un pilastro della B.R.B., società nella quale ricopriva anche il ruolo di segretario.
Ha vinto parecchio nella sua carriera di atleta: due titoli italiani a quadrette con l'amico Flavio Avetta, due scudetti e cinque Coppa Europa oltre a diverse gare nazionali, per poi defilarsi dal campo alla dirigenza come accompagnatore ed aiuto tecnico sempre nelle fila dello squadrone eporediese, con una serie altrettanto incredibile di vittorie.
Uomo posato, gentile e rispettoso, di grandissima intelligenza, ce lo ricordiamo tutti in questi ultimi anni a bordo campo a seguire le gesta dei suoi pupilli. Un rapporto sincero che gli permetteva di aiutarli nei momenti difficili delle gare.
“Ci eravamo sentiti poche settimane fa. Era voglioso di poter ripartire con le sue amate bocce”.
Claudio Vittino, Presidente Regionale FIB lo ricorda così.
“Battaglino era l’anima della BRB, una società forte ma tanto sfortunata, che ha pagato a caro prezzo sui suoi giocatori che ci hanno lasciato prematuramente. La vittoria più importante era questa: la malattia, dalla quale poter uscire. La partita della vita. Lui, che aveva sofferto emotivamente non poco con la Coppa Europa”.
Vittino, profondamente toccato come tutti noi, conclude affermando “auguro agli amici della BRB ai quali sono vicino, di trovare presto un altro Battaglino, un vero amico del mondo bocciofilo, una persona schietta e sincera, sempre disponibile con tutti come pure con il Comitato Regionale per consigli e collaborazioni. Ci mancherà”.
Il CT della Nazionale, Enrico Birolo non nasconde le lacrime agli occhi per la scomparsa dell'amico Renato: “siamo praticamente cresciuti assieme nel mondo boccistico di alto livello, condividendo gioie e dolori. Una ventina di anni assieme nei quali siamo cresciuti come uomini anche nel rapporto interpersonale legato alla vita di tutti i giorni. L’obiettivo comune per entrambi era dedicare la nostra passione per il bene delle bocce”.
Commosso Birolo continua “era un dirigente di alto livello disponibile con chiunque volesse avvicinarsi alle bocce, non mancava mai nel seguire le casacche della BRB in giro per l’Italia. Dove giocava la BRB lui c’era come non mancava mai fin dagli inizi con la Bosco Monti. Il mondo delle bocce perde un riferimento importante”.
La notizia della scomparsa di Renato Battaglino ha scosso l'intero mondo boccistico. Un fulmine a ciel sereno.
Carlo Ballabene, il campione, il "Re" come tutti lo definiscono ha il cuore spezzato: "Renato era una grande persona, un amico, un fratello, non solamente un CT. Una persona insostituibile, un vero punto di riferimento".
"Persona intelligente e capace - prosegue Ballabene - dalla battuta pronta, in panchina era sempre pronto nel darci consigli e condividere con noi vittorie e sconfitte".