Da Calimera il primo contributo per il concorso "Ricordi di bocce"

Tempo fa il Comitato Fib Puglia ha lanciato un concorso "Ricordi di bocce" per raccolgiere foto o testimonianze di un tempo passato legato al gioco delle bocce. Abbiamo ricevuto il primo contributo: arriva da Calimera! Grazie al presidente della Calimerese, Fabio Montinari.

"Anni '70, bocciodromo comunale scoperto di Calimera nei pressi di piazza del Sole, dove ora si erge il palestrone di pallacanestro e pallavolo.
Quelli erano davvero altri tempi! Io avevo appena 11 anni e i campi erano in terra battuta “in Carparo” (era il tipo di sabbia che si usava) quindi bisognava trattarli prima di giocare e io aiutavo mio padre che aveva in gestione quel bocciodromo di ben quattro campi. 
Bisognava bagnarli prima con acqua a pioggia, poi passare un rastrello di legno per livellarli, dopo si passava il rullo a mano per appiattirli e alla fine il tappeto di stoffa, con un peso sopra, per lisciarli. Bisognava fare le righe con una cordicella impregnata nel gesso da presa in polvere e poi si poteva giocare. 
Gli spettatori e i giocatori che attendevano impazienti la fine delle partite per poter entrare in campo erano davvero tanti. Addirittura si arrivava ad un centinaio e più di persone dalle 15 del pomeriggio fino alla mezzanotte nelle giornate primaverili ed estive. Quando pioveva, essendo campi scoperti, non si giocava.
Quando finiva una partita si doveva gridare “Freschiiiii!” e chi aveva giocato usciva per far entrare nuovi giocatori".