Lettera circolare del presidente regionale
COMITATO REGIONALE SARDEGNA Cagliari, 20 aprile 2016
Prot. n. 16/16
Oggetto:. lettera circolare
AI SIGNORI PRESIDENTI DELLE SOCIETA’ AFFILIATE DI SPEC. RAFFA:
AI SIGNORI PRESIDENTI E DELEGATI PROVINCIALI:
AI SIGNOR COORDNATORI REG.LE E PROV.LI DEI SETTORI ARBIT
e, p.c. Al Sig. G.U.R.
Al Sig. Cons. Fed.le Pietro Brucciani
LORO RECAPITI.
Carissimi Presidenti,
aver personalmente assistito ed essere stato informato di comportamenti antisportivi, scorretti, spesso arroganti e scadenti nella blasfemia e, peggio, nella maleducazione ha determinato una profonda delusione e contemporaneamente il desiderio di informarne tutti voi per arginare un fenomeno che per spirito di emulazione, potrebbe dilagare.
I fatti visti e riferiti che denuncio, sono tanto gravi specialmente se riscontrati fra gli atleti più giovani (ma non solo da essi), dai quali è corretto attendersi che l’appartenenza ad una disciplina sportiva sia esempio di correttezza ed esemplari comportamenti nelle attività agonistiche, in quelle propedeutiche ed anche all’ interno delle nostre strutture quando frequentate per soli fini dopo scolastici o dopolavoristici.
Vedere giovanissimi e promettenti atleti scalciare in campo rivolgendo atteggiamenti di stizza verso le bocce, le tavole perimetrali o le testate per una giocata sbagliata o non andata a buon fine, sentire bestemmiare in campo o rivolgersi verso la formazione avversaria con atteggiamenti e parole provocatorie, oltre a destare disgusto ed indignazione nel pubblico che assiste alle gare, rischia di degenerare in pericolose ed incontrollate reazioni.
Ho anche riscontrato che sta reiterandosi, a macchia d’ olio, la furberia dell’uscita dalla riga di lancio non solo nei tiri ma spesso anche negli accosti.
Sono atteggiamenti che attengono strettamente al bagaglio di educazione personale che, quando riscontrati negli atleti più giovani evidenziano la mancanza di educazione civica e sportiva che, come responsabile della federbocce in Sardegna non posso accettare, né tollerare ulteriormente.
A tal fine, come da regolamento di disciplina, trasmetterò senza remore al Giudice Sportivo Regionale ogni segnalazione che perverrà al C.R., su quanti abbiano contravvenuto alle norme dell’etica comportamentale. Nel contempo chiedo ai responsabili Provinciali già da ora, in attesa di deliberarla nella prossima riunione del C.R., la presenze di uno o più osservatori che, con presenza anonima, osservino e riferiscano puntualmente ai Direttori di Gara, perché ne riferiscano nel referto, eventuali scorrettezze. Parimenti il Sig. Coordinatore Regionale Arbitrale, cui la presenza è anche diretta, vorrà richiamare energicamente Direttori di gara ed arbitri alle rispettive responsabilità. Esse non sono solo quelle del sorteggio o della Direzione delle manifestazioni, ma attengono alla pretesa del rispetto dei comportamenti e delle regole di gioco. A tal fine con efficacia immediata, dovrà essere ripristinata, nelle gare ufficiali giocate nel territorio della Regione, la figura del guardalinee che segnali all’arbitro le uscite dalle linee di gioco. L’ arbitro, a sua volta, oltre ad esigere sempre la tracciatura del campo, dovrà annullare la boccia agli atleti che in fase di lancio oltrepassino le righe di destinazione ed esibire i cartellini dovuti per la prima o la reiterata infrazione.
Ad ogni buon fine rivolgo ai Presidenti delle Società delle istanze Provinciali l’invito a vigilare sui comportamenti dei propri tesserati, adottando la massima severità verso atleti e soci che in campo e fuori dal campo tengano comportamenti lesivi del decoro dello sport e del buon nome della Società di appartenenza. Invito grandi e piccoli alla massima correttezza verso amici, avversari e verso il pubblico ed al rispetto degli elementari fondamenti della educazione che, nel mondo dello sport devono essere la componente primaria per gli atleti e per le Società che ne rispondono per fatto oggettivo.
Ho la certezza che le SS.LL., ciascuno per la responsabilità che gli deriva dal ruolo rivestito, vorrà provvedere a rinverdire con ricorrenti richiami quanti si rendano responsabili di comportamenti scorretti e di infrazioni al regolamento tecnico di gioco.
E’ gradita l’ occasione per porgere a tutti i più cordiali ed affettuosi saluti.
Antonio Pinna – Presidente Regionale FIB Sardegna.