La Soms Oristano promossa in Serie A2: l'intervista al capitano Matteo Olia
Un'avventura iniziata 5 anni fa, con la vittoria del campionato di prima categoria, quindi il campionato di Serie C con la salvezza in extremis all'ultima giornata, poi via via una crescita maturata negli anni sino ad oggi, quando il sogno si è trasformato in splendida realtà.
La Soms Oristano è in Serie A 2. Vinto il campionato di Serie C, girone 3, si è guadagnata il diritto e soprattutto il piacere di partecipare ad un campionato nazionale di grande risalto.
Matteo Olia è stato il capitano della squadra sin dal primo momento. Dopo qualche anno di esperienza a Sassari, ha deciso di rientrare e insieme a Luca Piras, Giovanni Mattu, Marco Cocco, Sandro Magnani, Luca Mannai e Oscar Migliorini, ha iniziato il percorso che ha portato alla promozione, con una squadra rimodulata negli anni, prima con il rientro da Carbonia di Roberto Peddis, quindi con l’arrivo di Ivan Lai, di Antonello Nurra e, da ultimo, di Walter Boniello.
Siete stati protagonisti di una storica promozione in serie A2. Era l’obiettivo di inizio stagione: cosa significa per aver raggiunto questo traguardo?
Sicuramente una grandissima soddisfazione a livello personale e collettiva con i miei compagni, con i quali ho condiviso speranze e difficoltà non solo in questo campionato ma in tutti questi anni.
Una promozione ottenuta quest’anno, ma figlia di una cavalcata durata anni, sin dal 2013, con la vittoria nel campionato di 1^ categoria. Che ricordi hai di questo percorso?
I ricordi sono diversi, a partire dal primo incontro di quel campionato sino alle finalissime nazionali a Roma. Un’esperienza bellissima, una vittoria che ha qualcosa di speciale, pari forse a quella di quest’anno, ottenuta, tra l’altro, alla prima partecipazione al campionato di 1^ categoria.
Quale è stato il momento in cui hai pensato che l’obiettivo fosse davvero alla vostra portata?
Dopo un avvio titubante a Tempio, la svolta del nostro campionato è stata a Sassari, con la vittoria contro il Sacro Cuore. Da quel momento siamo stati soli al comando della classifica e tutta la squadra ha creduto nella vittoria finale, che a quel punto dipendeva esclusivamente da noi.
Un campionato difficile, dal finale incerto sino all’ultima giornata: hai incontrato difficoltà nel corso del Campionato, sia dal punto di vista dei risultati che da quello della gestione della squadra?
Difficoltà ce ne sono state, ovviamente: a partire dal pareggio alla prima giornata di un campionato talmente breve che non permette passi falsi, per arrivare alla sconfitta immeritata a Ittiri. Noi abbiamo sempre imposto il nostro gioco a prescindere dagli avversari e i risultati sono arrivati. Sulla squadra, invece, non posso che parlare ancora una volta di un gruppo unico, coeso, composto non solo da ottimi giocatori ma soprattutto da amici. E questo è stato e sarà anche in futuro un punto di forza.
Durante il campionato, chi ti ha più sorpreso tra i tuoi compagni?
Non ho un nome in particolare. Tutti ci siamo espressi ad alti livelli, ognuno di noi ha dato un contributo importante alla vittoria del campionato.
Pensi che questa formazione potrà ben figurare anche in un campionato di alto livello come la A2 oppure sarà opportuno completare la rosa dei giocatori con qualche nuovo inserimento?
Il campionato di A2 sarà sicuramente molto difficile e impegnativo sotto tanti punti di vista, in particolare per quanto riguarda il livello tecnico delle formazioni che andremo ad affrontare. Sono convinto, però, che la nostra rosa sia già competitiva e potrà dire la sua anche in un palcoscenico nazionale così importante come la A2.
In chiusura: c’è una dedica particolare per questa promozione?
Sono diverse. Prima di tutto alla Società Operaia di Mutuo Soccorso, che ha creduto in questa squadra sostenendola in tutti questi anni. Una dedica va a Giovanni Mattu, oggi dirigente ma sino allo scorso anno componente della squadra e ancora oggi ottimo compagno di allenamento. Quindi al nostro tecnico, Oscar Migliorini, il cui impegno va oltre al ruolo ricoperto. Ciò che abbiamo ottenuto è arrivato per la bravura dei giocatori ma anche grazie al suo contributo, determinante sotto diversi punti di vista. Una presenza fondamentale non solo per questa vittoria, ma per tutto il percorso fatto insieme sin dal primo momento. Ad ultimo vorrei dedicare questo prestigioso traguardo anche a Luca Mannai, con il quale, nel 2013, è iniziato il progetto di questa squadra e dato avvio all’avventura che ci ha portato, oggi, in Serie A2.