La voce del territorio: C.B. Cagliari tra storia e presente
“Siamo l’unica squadra sarda nel massimo campionato di bocce, un’avventura che dura da tre anni”, parole orgogliose di Giancarlo Congiu, presidente del Circolo Bocciofilo Cagliari.
“La speranza è conservare la serie A – l’auspicio del numero uno del club rossoblù – Abbiamo ancora qualche chance con l’ultima giornata ancora da disputare. Siamo stati un po’ sfortunati durante l’ultimo campionato, consapevoli comunque di aver affrontato le squadre più forti della Penisola. Siamo stati inseriti in un girone di ferro con Caccialanza, Villafranca, Rubierese e la sorpresa Millo. Tecnicamente le altre squadre avevano qualcosa in più, ma i nostri ragazzi si sono battuti incontro dopo incontro, punto su punto. Orgoglio e onore in ogni confronto sono state le nostre caratteristiche”.
“Il campionato a squadre ha il suo fascino – ha ammesso il presidente della società cagliaritana – Per questo ci teniamo a restare in serie A. Gli incontri, tutti di alto livello tecnico, offrono giocate che rappresentano l’essenza del nostro sport”.
Il Circolo Bocciofilo Cagliari conta 134 tesserati, sessanta dei quali atleti. Un buon numero, però “seppur indenni al Covid-19, ogni tanto perdiamo qualche nostro socio storico”, sottolinea Giancarlo Congiu.
“La nostra società è una delle più longeve del panorama boccistico sardo – ha ricordato Congiu – Abbiamo un impianto con quattro corsie al coperto e altrettanto scoperte con una zona bar e servizi. La struttura è di proprietà comunale e, a breve, dovrebbe esserci il rinnovo della convenzione”.
“Non neghiamo come l’emergenza sanitaria abbia portato alcuni problemi – ha ammesso il presidente del C.B. Cagliari – Siamo stati fermi per tre mesi, un periodo di mancati introiti, ma le spese sono state sostanzialmente invariate. Ho stimato perdite per circa cinquemila euro al mese nel periodo di chiusura. Una cifra importante per un circolo bocciofilo, seppur abbastanza grande come il nostro”.
A guidare il team rossoblù nel campionato di serie A, il tecnico Elio Farris, per il quale “la squadra ha vissuto una esperienza importante in un girone difficilissimo. Tra le note positive, la valorizzazione dei nostri due giovani: il 18enne Alessio Frongia e il 20enne Nicolas Mereu”.
“Abbiamo ancora una chance di salvezza e vogliamo giocarcela fino in fondo – le parole dell’allenatore sardo – Il nostro match contro la capolista Millo e l’incontro tra CVM e Rubierese definiranno la classifica finale, in vetta quanto in coda. Il torneo è stato caratterizzato da contenuti tecnici interessanti, forse il nostro raggruppamento ha visto un livello più alto rispetto all’altro girone. Obiettivamente parlando, ci è mancato quel pizzico di fortuna che non guasta mai. Vogliamo raggiungere l’obiettivo per il nostro pubblico, sempre molto numeroso. L’unico rammarico, l’esserci fatti raggiungere tre volte in casa dopo aver chiuso in vantaggio la prima parte dell’incontro. Penso ai pareggi contro CVM e Vigasio Villafranca e al ko contro la Caccialanza. In questi tre match è da rintracciare la chiave di volta della nostra stagione”.