L’IMPIANTO DI MORBEGNO FINALMENTE DI NUOVO ATTIVO TORNANO GLI APPASSIONATI
Bocce Sui campi di via Merizzi si rivedono finalmente le partite
MORBEGNO Nel tempio delle bocce a Morbegno costruito oltre mezzo secolo fa, nel 1968, non era mai accaduto di non poter giocare per un periodo così lungo, ben 77 giorni consecutivi. I quattro giochi sintetici coperti dell’impianto di via Merizzi sono stati sbarrati con strisce biancorosse. a partire dall’ 8 marzo scorso. L’ultimo evento promosso sotto l’egida della Fib, nell’impianto di Morbegno, è stato il trofeo Albino Caroi-Romano Del Fedele firmato dagli imbattibili Adoni, Marco e Massimo. L’ATTIVITA’ Il bocciodromo morbegnese, unico in Bassa Valle, – tiene a precisare il gestore Giorgio Vairetti - su 365 giorni, per quasi 280 di solito le corsie sono impegnate a ospitare le gare organizzate dalle varie bocciofile, in particolare modo di sera e durante i weekand. Finalmente dallo scorso 25 maggio scorso la Fib nazionale ha diramato le norme per fa riprendere l’attività, senza però la disputa di gare ufficiali. NUOVE NORME Con tanto di norme da rispettare, ben visibile all’entrata dei giochi, un folto gruppo di boccisti ha rispolverato così bocce e scarpette per sfide singole ed in coppia. Per ora, l’affluenza dei tanti tesserati morbegnesi e dei dintorni, si nota nel primo pomeriggio, dalle 13 alle 17, e già dopo una decina di giorni dalla ripresa amatoriale il numero dei presenti continua a crescere. Prima del corona virus il bocciodromo morbegnese, dà oltre un cinquantennio teatro di grandi avvenimenti boccistici, durante tutta la settimana era sempre affollato dai giocatori del posto, dai tanti talamonesi e dà quelli del lago. COME PRIMA Per tornare come non tanto tempo fa, ci vorrà del tempo in attesa anche delle nuove iniziative di chi guida questo sport sia a livello nazionale, regionale e locale. Voci di corridoio riportano che ai piani alti della Federazione Bocce sono in atto riunioni ed incontri per decidere di eventuali apertura alle gare vere e proprie. Per Valtellina e Valchiavenna si mormora invece di qualche manifestazione agonistica a partire da dopo il periodo estivo, forse ottobre. Purtroppo in questa lunga sosta forzata e drammatica, il mondo delle bocce locale ha visto la scomparsa di boccisti che per anni e anni sono stati generosi praticanti, validi atleti e persone la cui compagnia era piacevolissima. Quanto dolore negli ultimi mesi. Non saranno mai dimenticati i cari morbegnesi Gian Maria (Gianni) Del Nero e Graziano Vaninetti, entrambi furono presidenti del Comitato Fib, i talamonesi Ugo Bertolini, Celso Barri e Alfredo Borla, quelli del lago Aurelio Bertola e Franco Pedranzini e Fausto Mazzoni.