Bocce e letteratura: una novella di Verga
… e chi vive si dà pace
da “Vagabondaggio” (1887) di Giovanni Verga
“Come la batteria partiva a mezzanotte, Lajn in Primo aveva invitato la sua ragazza a desinare – una gentilezza per mostrarle il dispiacere che provava nel lasciarla. – Sapevano giusto un’osteria di campagna, appena fuori la porta, bel sito e vino buono, quattro ciuffetti di verde al sole, l’altalena e il gioco delle bocce, i tavolinetti sotto il pergolato, da starci bene in due soli, senza soggezione; e subito dopo la campagna larga e quieta, grandi fabbriche in costruzione, tutte irte di antenne, un folto d’alberi a diritta, e in fondo la linea dei monti, che digradavano.” Cliccate qui per leggere tutta la novella.