Il delegato FIB di Lucca Mario Rossi: "Si riparte con consapevolezza. Ora bocciodromi aperti, presto le gare"
Mario Rossi è uno dei decani delle bocce in Toscana. Più di cinquant’anni di gare in giro per l’Italia, tanti successi, ogni volta un aneddoto raccontato con leggerezza, passione e un pizzico di nostalgia. Personaggio istrionico, persona di gran cuore, ama questo sport e l’ambiente che lo circonda. Continua a giocare, ma adesso è soprattutto dirigente, delegato Federbocce della provincia di Lucca.
Lucchesia e Versilia terre di sport, terre di bocce: cosa offrono ora agli appassionati?
“La provincia di Lucca è quella col maggior numero di società affiliate Federbocce in Toscana. Sono sempre tante le gare regionali e provinciali che vengono organizzate nel corso della stagione e molti sono i partecipanti, anche se i tesserati da qualche anno sono un po’ in calo. Inoltre negli ultimi due anni abbiamo ospitato manifestazioni nazionali di rilievo. Alla Migliarina di Viareggio due primavere fa c’è stata la Parata d’élite di Raffa, con i migliori atleti e le migliori atlete da tutta Italia, oltre che un importante stage delle nazionali maschile, femminile e giovanile. Ogni anno alla Viareggina invece c’è la Coppa Parodi giovanile, una gara nazionale juniores a cui l’anno scorso abbiamo dato una connotazione sperimentale, facendo cimentare per la prima volta ragazzi da tutta Italia nelle tre specialità Petanque, Raffa e Volo, ricevendo apprezzamenti dai partecipanti e dagli addetti ai lavori”.
Come si avvicinano i giovani a questo sport?
“Bisogna attrarli costruendo per loro un percorso di crescita, anche sportiva. Da anni nelle scuole della zona vengono realizzati i progetti di Federbocce e diversi giovanissimi sono entrati nei bocciodromi, dopo essersi divertiti nelle palestre dei propri istituti. Dopo però va creato qualcosa per loro, per farli divertire con continuità stimolandoli. Si possono realizzare corsi mirati attraverso tecnici formati, come per esempio è stato fatto alla Migliarina. Una manifestazione come la Coppa Parodi poi dimostra che ai giovani piace questo sport: vederli una giornata intera sul campo a giocare, senza mai stancarsi, ci dà soddisfazione e speranza”.
Oltre ai giovani, come si avvicinano le persone alle bocce?
“Facendo capire quanto ci si può divertire. Due anni fa Federbocce rilanciò Beach Bocce, le bocce da spiaggia, con un tour in tutta Italia. Viareggio partecipò e la risposta fu positiva, con tante persone che giocarono e seguirono. La Federazione sta facendo molto per la promozione; per esempio è aumentato molto il numero di atleti paralimpici. In passato io sono stato anche tecnico nazionale CIP, e sono fiero dell’avvicinamento di tante persone con disabilità al nostro mondo”.
Come si sta ripartendo ora?
“I bocciodromi stanno riaprendo in tutta la Toscana. Nella nostra provincia per ora sono tornati attivi quelli della Garfagnana a Castelnuovo, dell’Oltreserchio a Ponte San Pietro, della Viareggina e della Migliarina a Viareggio. Osservando le regole e le disposizioni si può tornare a giocare. Presto dovrebbe ripartire l’attività federale; si spera tra 40-50 giorni di poter organizzare qualche gara anche se purtroppo non potremo realizzare la Coppa Parodi, che sarebbe giunta alla sessantesima edizione. L’anno prossimo celebreremo l’evento con una grande festa”.
Cosa c’è da fare in questo momento per ridare linfa al mondo delle bocce?
“Ora, come non mai, c’è bisogno di dirigenti aggiornati e capaci di dialogare con le istituzioni. Mai come oggi un dirigente societario ha responsabilità di ogni genere, fiscale innanzitutto. Formarsi e aggiornarsi sarà necessario per scongiurare il rischio di ridimensionarsi, se non di scomparire: le società devono essere consapevoli di questo rischio. Stiamo lavorando per ripartire e siamo fiduciosi”.