Il delegato di Livorno Mario Lo Conte: “Si riparte con fiducia e consapevolezza”
Giocatore di lungo corso, appassionato, sempre presente sia con le maniche rimboccate al circolo che con carta e penna alle riunioni in federazione. Mario Lo Conte è il delegato Federbocce di Livorno, apprezzatissimo per la sua disponibilità e la sua voglia di mettersi a disposizione. “Dopo una giovinezza passata a giocare, e poi qualche anno di inattività, da 5 anni ho ripreso con la Raffa. Sono l’ultimo arrivato, ricopro la carica da circa un anno e mezzo e ho ancora molto da imparare” ci dice.
La provincia di Livorno è terra di sport e di sportivi. Lo è anche per le bocce?
“In provincia si è sempre giocato a bocce, il gioco tradizionale è sempre stato molto diffuso. Adesso le 5 società affiliate alla Federbocce sono tutte raccolte nell’area della Costa degli Etruschi, mentre da qualche tempo, purtroppo, non c’è attività nel capoluogo. Qualcosa però si sta muovendo, stiamo facendo promozione e probabilmente a breve vedrà la luce una nuova società”.
Che tipo di attività si pratica?
“Qui si pratica la specialità Raffa, le società del territorio ovvero Cecina Bocce, La California, San Vincenzo e Val di Cornia, organizzano numerose gare nel corso della stagione e coi loro giocatori partecipano a molte altre fuori provincia e anche fuori regione. Ognuna partecipa anche al campionato di società. Assieme alla delegazione FIB di Grosseto l’anno scorso abbiamo organizzato il 1° Torneo Etrusco, una gara itinerante con numerose prove ospitate da tutte le società del territorio e giornata finale per i primi classificati. La quinta società, l’Efesto di Rosignano, svolge attività paralimpica coi suoi ragazzi con disabilità intellettivo relazionale; anche la Val di Cornia si occupa di questo aspetto da anni”.
Bocce e giovani è un binomio possibile?
“Ci stiamo muovendo per renderlo sempre più possibile. A La California c’è da anni un nucleo di ragazzi molto validi, che hanno preso parte a diverse manifestazioni nazionali e che si stanno già ben comportando anche nelle gare senior. Quest’anno erano stati stabiliti diversi progetti scolastici sul territorio, ma l’emergenza Covid 19 li ha purtroppo fermati. Riprenderemo e proveremo ad avvicinare i più piccoli, grazie al lavoro dei nostri educatori sportivi scolastici ed istruttori giovanili. A proposito l’ultimo corso federale per preparare queste figure, che ha visto oltre 20 partecipanti, si è svolto proprio nella provincia di Livorno”.
L’attività sta riprendendo dopo il lockdown. Qual è la situazione?
“San Vincenzo e La California sono state le prime società toscane a riaprire i battenti, e i giovani sono stati i primi a riprendere gli allenamenti. Tutti si stanno riorganizzando sotto il profilo sportivo, ma anche economico. Presto sarà dato il via all’attività agonistica, sempre seguendo le linee guida per la sicurezza. Lo sport bocce deve mostrare, ora più che mai, il suo valore e i suoi valori, interpretando il suo ruolo sociale con sempre maggiore consapevolezza e fiducia. Aggiungo infine che a febbraio a Livorno era partito un progetto sperimentale per l’attività con le persone non vedenti; contiamo di poter presto riattivare anche questa iniziativa”.