Bocce, una storia lunga millenni - Pillole di bocce nell’arte - 2
L'opera: Jan Miel, "I giocatori di bocce", 1645 ca.
Nel Seicento il gioco delle Bocce era assai diffuso in Europa. A praticarlo erano nobili e cortigiani, ma principalmente le classi popolari, per le quali era un passatempo appassionante. Sono proprio popolani della Roma papale i protagonisti de “I giocatori di Bocce” di Jan Miel (1599-1663), pittore fiammingo trapiantato a Roma dove, tra il 1636 e il 1658, fece parte della “Scuola dei Bamboccianti”, dal soprannome del Maestro Pieter Van Laer detto, appunto, “Bamboccio”. Nel periodo in cui a Roma prendeva piede il Barocco, con la sua estrosità e il suo sfarzo, ed era ancora viva la lezione di Caravaggio, i Bamboccianti si dedicavano a una rappresentazione genuina della realtà e della vita quotidiana. La loro opera è stata anche definita come “una finestra aperta”, uno sguardo su ciò che era al di fuori delle mura domestiche, laddove invece venivano celebrati valori “nobili” tramite il Barocco. In questo dipinto si nota una decina di uomini intenti nel gioco delle Bocce. I due sullo sfondo, ritratti di spalle, fanno presumere la presenza di un secondo “campo” oltre a quello in primo piano, laddove i protagonisti paiono intenti a valutare di chi sia il punto. Tutti sono concentrati sul gioco, osservano attentamente la disposizione delle bocce, mentre il personaggio sulla destra è ritratto nel momento del tiro, col ginocchio sinistro flesso in avanti, la gamba destra distesa e la mano destra pronta a lasciare la boccia. L’uomo sulla sinistra invece, che porta a tracolla un grosso paniere, pare essersi fermato a seguire il gioco mentre era diretto a lavorare. L’unico disinteressato al gioco è il cane che sonnecchia in primo piano, malgrado il presumibile chiasso del gioco. La scena si svolge tra ruderi di epoca romana, scenario tipico dell’epoca prediletto dai Bamboccianti e non solo, che amavano così ritrarre sprazzi di vita quotidiana della metà del Seicento, epoca di straordinaria popolarità per le Bocce.