Il Consigliere FIB e delegato di Pistoia Mazzei: “Attivi sul territorio, nel periodo di emergenza abbiamo lavorato per il futuro”
Stimato professionista, impegnato come Assessore al Comune di Pieve a Nievole, e talmente appassionato di Bocce da dedicarcisi come direttore di gara e soprattutto dirigente federale regionale. Claudio Mazzei è Consigliere Regionale e Delegato di Pistoia dal 2012. “Dopo un’assenza di quasi 30 anni, 8 anni fa mi sono riavvicinato all’ambiente, essendo divenuto dirigente. Si è così risvegliata la mia passione per questo sport così attraente che avevo praticato da ragazzo, e ora sono dirigente, giocatore e anche direttore di gara”.
Qual è la situazione in provincia di Pistoia?
“Ci sono quattro società affiliate alla FIB, tutte praticanti la specialità Raffa. La Montecatini AVIS gioca in Serie A2, ha una squadra di valore, ma l’ultima stagione è stata ricca di alti e bassi in campionato, pagando anche l’impossibilità di utilizzare l’impianto di casa. Ora si sta organizzando per ripartire. La Bocciofila Pieve a Nievole è una realtà dinamica, che organizza molte manifestazioni, sia gare di ‘sport per tutti’ per i tesserati, che iniziative con giovani e paralimpici. Ora fa parte del progetto comunale ‘Spazi pazzi di sport’, un campo estivo itinerante per ragazze e ragazzi che hanno la possibilità di provare i vari sport presenti sul territorio. La Monsummanese è un’altra società storica del territorio, le gare che organizza sono molto partecipate ed è la sede di gioco della squadra paralimpica per persone con disabilità intellettiva dell’ASHA Pisa. Ha riaperto da poco, e si sta preparando per riprendere a pieno regime. Nel capoluogo c’è la Pistoiese, i cui campi sono stati recentemente rimessi in funzione a seguito della sanificazione. Anche qui era iniziata una collaborazione finalizzata all’accoglimento di persone con difficoltà, che si spera di poter riprendere non appena possibile. L’anno scorso il nostro territorio è stato per un weekend il centro delle bocce italiane: Pieve a Nievole infatti ha organizzato i Campionati Nazionali Over 50 e Over 60, che hanno portato oltre 250 atleti da tutta Italia a giocare su tutti i campi delle province di Firenze, Lucca, Prato e Pistoia, creando anche un indotto dal punto di vista turistico”.
Come dirigente federale come inquadra l’attuale situazione del mondo boccistico?
“La Federazione Italiana Bocce ha gestito in maniera efficace il momento di emergenza, dimostrandosi vicina alle società con i fatti: intanto le nuove affiliazioni e le riaffiliazioni per questo anno sportivo, prorogato fino al 31 dicembre, e per il prossimo saranno gratuite. Inoltre sta lavorando con le istituzioni per agevolare e sostenere le proprie ASD attraverso contributi. Di recente sono arrivati alla FIB nazionale quasi 200.000 euro dal Comitato Paralimpico finalizzati alla ripresa dell’attività delle società che praticano attività con le persone disabili. In Toscana ne abbiamo 16, tutte attive: per noi è una grande soddisfazione. Per non interrompere i progetti scolastici inoltre il Centro Studi FIB ha lanciato ‘Bocce in casa’ per l’educazione motoria a distanza, apprezzatissimo e assai partecipato. La comunicazione sia interna attraverso riunioni video, sia esterna è andata avanti, così come la formazione con l’organizzazione di diversi corsi on line”.
Cosa ci si aspetta ora dalla ripartenza?
“Ripresa l’attività quotidiana sulle corsie con la riapertura di circa il 70% degli impianti toscani, adesso è il momento di organizzare gare, anche sociali, stage con i giovani e attività promozionale. L’estate è la stagione migliore per ripartire con la Petanque, la specialità all’aperto, per cui è stato organizzato un nuovo calendario del circuito toscano, che prenderà il via il 9 agosto da Guasticce. Si giocherà anche sulla spiaggia, grazie a Beach Bocce, la specialità che FIB sta promuovendo con un tour nazionale che toccherà anche la Toscana. Le tappe sono in via di definizione, ma sicuramente si giocherà anche sul nostro territorio. E’ evidente che tutte le manifestazioni sono e saranno organizzate in modo tale da rispettare le normative sanitarie vigenti”.
Da cosa passa il futuro delle Bocce?
“Dai giovani, sicuramente. L’impegno che la Federazione sta mettendo nel settore giovanile e scolastico è encomiabile, ci aspettiamo che le società facciano la loro parte. Per giovani però intendo anche persone di venti, trenta o anche quarant’anni, che possano dare nuova linfa all’ambiente: questo potrebbe essere il momento opportuno. Il futuro passa anche dalla comunicazione e dall’immagine di questo sport così bello e ricco di valori. Dobbiamo mostrare anche al di fuori cosa c’è alla base di una bocciofila e del gioco delle bocce: ci sono aggregazione, socialità, accessibilità e inclusione, come dimostra la sempre maggiore presenza di bocciofili paralimpici. Poi c’è bisogno di arricchirsi sotto il profilo culturale e delle competenze; per questo si punta molto sulla formazione. Ultimamente abbiamo formato nuovi istruttori e tecnici, presto toccherà ai dirigenti societari. Il nostro avvenire passerà anche dalla capacità di dialogare con le istituzioni sportive e non e con le amministrazioni locali affinché si possano valorizzare i nostri impianti e la nostra attività”.