Scuola Attiva Junior - All’Istituto Comprensivo “Il Principe” di San Casciano Val di Pesa tutti promossi alla lezione di Bocce
Anche all'Istituto Comprensivo "Il Principe" di San Casciano Val di Pesa, in linea con il Progetto Sport del PTOF, è stato realizzato nella scuola Secondaria di 1° Grado Ippolito Nievo il Progetto Scuola Attiva Junior che ha visto realizzato il percorso di Bocce. Il Progetto Scuola Attiva Junior è l’iniziativa di Sport e Salute che dà l’opportunità ai giovani di conoscere nuove discipline sportive in orario curricolare. “Il Principe” ha aderito con convinzione, per fornire ai ragazzi nuove conoscenze e nuove possibilità di apprendimento attraverso il gioco e lo sport. Il primo sport in cui si sono cimentati i giovani sancascianesi è stato Bocce. A presentarlo, assieme alla referente scolastica Prof.ssa Giuseppina Annese e ai docenti Prof.ssa Silvia Venni e Prof. Francesco Provvedi, è stato l’educatore sportivo scolastico Claudio Costagli, anch’egli sancascianese.
Costagli ha introdotto la disciplina a ragazze e ragazzi porgendo loro tipologie diverse di bocce, e aiutandoli a comprendere le differenze. Così, tra intuizioni e cenni di fisica, storia e matematica, gli alunni hanno compreso come attrezzi di dimensioni, peso, materiale e forma diversa occorrano per giocare su superfici diverse per specialità diverse. Molti sono stati sorpresi dalla versatilità dello sport Bocce e in particolare dall’esistenza di prove veloci e dinamiche. “Seguendo un metodo educativo e didattico comune e coordinato, abbiamo adattato la lezione alle esigenze delle diverse classi. Anche gli alunni più scettici, arrivati convinti che si trattasse di uno sport da nonni, si sono divertiti stupendosi per tutte le possibilità che le Bocce offrono” afferma Costagli. Importanti sono state le riflessioni che l’educatore e gli insegnanti hanno stimolato sui temi del gioco sport e della concentrazione come abilità da allenare e migliorare sia per la mente che per il corpo. Tra esercizi di accosto e di bocciata, sia rasoterra che a parabola, ragazze e ragazzi si sono affrontati in prove a squadre, che hanno consentito a tutti di confrontarsi alla pari. Spesso a emergere sono stati protagonisti inattesi, capaci di sfoderare ottimi lanci migliorando la loro coordinazione oculo manuale, applicando al meglio gli schemi motori e concentrandosi. “Le Bocce sono uno sport per tutti, per giovani e meno giovani, per donne e uomini, per persone con disabilità sia intellettivo relazionali che sensoriali che fisiche. In Toscana in particolare si giocano tutte le specialità e ci sono realtà sia femminili che giovanili che paralimpiche. Fa piacere che alunne e alunni che magari sono più in difficoltà con gli schemi motori e le tecniche di altre discipline con le Bocce siano riusciti a esprimersi e a sentirsi consapevoli di loro stessi e delle loro possibilità. I progetti scolastici ci consentono di metterci in mostra come disciplina. Da un certo punto di vista partiamo svantaggiati perché nel sentire comune questo è uno sport per anziani, ma da un altro siamo favoriti. Se è vero infatti che i processi di apprendimento si attivano più efficacemente attraverso il divertimento e le emozioni positive, le Bocce per i più giovani sono legate alla spiaggia, al mare, alle vacanze. Per questo inizio sempre le lezioni riattivando loro il ricordo delle Bocce sulla spiaggia e le conduco stimolando l’esecuzione spontanea e cercando di migliorare attraverso suggerimenti su posture e movimenti. Come Comitato Regionale Toscana della Federazione Italiana Bocce ringraziamo il dirigente scolastico Prof. Marco Poli, gli insegnanti che ci hanno creduto e hanno collaborato e tutte le ragazze e i ragazzi che hanno partecipato con entusiasmo” conclude Costagli.