Modifiche Regolamento Tecnico di Gioco Specialità Raffa
Importante comunicazione dell'Ufficio Tecnico FIB. Viste le numerose richieste pervenute da parte degli organi territoriali ed a sintesi di un proficuo confronto del Comitato Tecnico Unitario sul Regolamento Tecnico di Gioco Specialità Raffa si evidenziano diverse modifiche all''”Articolo 6 – Lancio delle bocce: punto, Raffa e Volo”, “Articolo 7 – Giocata a punto”, “Articolo 8 – Giocata di Raffa” e “Articolo 9 – Giocata di Volo”. Di seguito i punti relativi ai cambiamenti apportati, attraverso delibera presidenziale, che avranno effetto immediato, già a partire dal campionato di serie A di questo weekend e per tutte le manifestazioni della Raffa.
Articolo 6 - Norme generali
PUNTO C. “Una volta terminate le proprie bocce, il giocatore deve abbandonare la pedana di tiro e superare la metà campo (ovvero le linee E-E1) senza essere di intralcio per gli altri giocatori e rispettando le disposizioni presenti all’interno del presente documento per ogni tipo di tiro (punto, raffa e volo) o eventualmente emanate in tema dall’arbitro (per una particolare occasione) il quale può decidere il suo spostamento”.
PUNTO E. Durante il lancio non è consentito ai giocatori di oltrepassare la linea di lancio (B-B1 per il tiro di raffa e la giocata a punto e C-C1 per il tiro di volo) col piede più avanzato ed a contatto del terreno, altrimenti la boccia lanciata è nulla, salvo la regola del vantaggio.
PUNTO F. Il giocatore in azione, dopo aver effettuato un tiro di raffa o di volo, non può superare le linee E-E1 rispetto al senso di gioco; nella giocata a punto non può superare le linee D-D1 (per maggiori dettagli vedere nelle sezioni specifiche inerenti ai singoli tiri).
Articolo 6 – In caso di irregolarità
PUNTO B. All’atleta che dopo aver effettuato un tiro come previsto nell’articolo 6, giocando la sua prima boccia in coppia o terna o le prime tre nell’individuale, supera le linee E-E1 nel caso di una bocciata/tiro di raffa o volo, oppure le linee D-D1 dopo aver giocato a punto/in accosto, è comminato un primo richiamo, e l’atleta dovrà rientrare nell’area di sua pertinenza; lo stesso vale anche per il secondo richiamo della stessa infrazione (il superamento delle linee dopo aver eseguito l’accosto o la bocciata è equiparato, pertanto i richiami saranno cumulati, anche per formazione); alla terza infrazione di questo tipo sarà annullata la boccia giocata salvo regola del vantaggio.
a. Dalla terza infrazione (compresa) di questo tipo in poi, la boccia giocata sarà annullata salvo regola del vantaggio.
b. Per la seconda boccia giocata in coppia e in terna da parte dello stesso atleta, la quarta nell’individuale, vedere dettagli riportati nei tiri specifici presenti nel documento.
c. Per questa tipologia di infrazione non è mai prevista l’estromissione della formazione in campo.
d. Esempi di casistiche (a titolo indicativo e non esaustivo) che devono essere cumulate: i. un atleta impegnato in individuale, dopo essere incappato nel 1° richiamo in accosto, nel 1° in bocciata dello stesso tipo (vedere articoli specifici per ogni tiro), da conteggiare cumulativamente come 2°, dalla successiva infrazione in poi – di fatto la 3ª, sommata alle precedenti – prescindendo in quali delle due casistiche ricada, vedrà annullata, salvo quanto previsto dalla regola del vantaggio, la boccia giocata, e così via; ii. in coppia un atleta della formazione incappa nell’infrazione due volte, in accosto o in bocciata cumulativamente; la prima del suo compagno di gioco sarà di fatto la terza per la formazione da sanzionare come previsto, e da quella in poi tutte le successive prescindendo da chi commetterà l’infrazione; iii. in terna, alla terza infrazione commessa cumulativamente da qualsiasi componente della formazione, si incapperà nella sanzione prevista e da quella in poi per tutte le bocce successive prescindendo da chi commetterà l’infrazione.
Articolo 7 – Giocata a punto
PUNTO B. Durante il rilascio della boccia, il giocatore in azione non può oltrepassare la linea di lancio B-B1, col piede più avanzato ed a contatto del terreno, pena l'annullamento della boccia giocata, salvo regola del vantaggio. Tale linea può essere oltrepassata soltanto dopo avere lanciato la boccia.
a. Il giocatore può uscire anche con la boccia in mano, fino alla linea D-D1, soltanto per livellare il terreno;
b. L’atleta può uscire dalla linea di lancio, dopo aver giocato la boccia, fino alla linea D-D1 nel caso di prima boccia in coppia o in terna o delle prime tre bocce nell’individuale;
c. L’atleta una volta giocata la propria ultima boccia disponibile nella tornata (la seconda in coppia o in terna, la quarta nell’individuale) può “seguire” la propria boccia sino alla linea D-D1 per poi procedere obbligatoriamente, una volta superata quest’ultima, nella porzione di campo più lontana rispetto alla direttrice della boccia giocata, in modo tale da consentire la piena visibilità agli atleti in campo e all’arbitro; i. In altre parole, se la boccia è stata giocata per esempio sotto la sponda di destra o evidentemente in quella porzione di campo, l’atleta, superati i nove metri, dovrà spostarsi proseguendo liberamente sul campo, utilizzando la porzione opposta di gioco, ovvero quella sinistra, e viceversa; ii. Nel caso la boccia giocata sia più o meno nella porzione centrale della superficie di gioco, l’atleta potrà scegliere di spostarsi in maniera evidente, ossia garantendo quanto riportato nel presente articolo, in una delle due metà del campo.
Articolo 7 – In caso di irregolarità
PUNTO A. Sin dalla prima boccia giocata a punto, in caso di infrazione, ossia di superamento della linea D-D1 giocando la prima in coppia o in terna, o la prima, la seconda o la terza nell’individuale:
a. 1° e 2° richiamo; l’atleta dovrà rientrare nella sua area di pertinenza;
b. Dalla terza infrazione (compresa) in poi scatta l’annullamento della boccia giocata, salvo regola del vantaggio.
B. Giocata la seconda in coppia o in terna, o la quarta nell’individuale, in caso di infrazione, ossia di non rispetto di quanto riportato all’”Articolo 7 – Giocata a punto, lettera B. comma c.”, si procederà come per il punto precedente (lettera A) ai richiami previsti sino all’annullamento della boccia giocata (alla terza infrazione) e da quella in poi a tutte le successive, salvo regola del vantaggio.
C. Gli atleti in campo della stessa formazione dell’atleta che ha effettuato la giocata sono soggetti alla stessa regola (anche in questo caso cumulativa) e alle stesse eventuali sanzioni (in altre parole non possono seguire la boccia giocata da un compagno di formazione).
D. Il superamento della linea D-D1 con la prima boccia giocata a punto in coppia o in terna o delle prime tre nell’individuale, il non rispetto di quanto previsto per la seconda boccia giocata a punto in coppia o in terna o la quarta nell’individuale, sono infrazioni equiparate e dunque nel caso anche cumulate con quelle riportate negli articoli inerenti alla giocata di raffa e di volo (vedere articoli 8 e 9, “In caso di irregolarità”).
Articolo 8 – Giocata di Raffa
PUNTO C.
a. Il giocatore può uscire dalla linea di lancio, dopo aver rilasciato la boccia per effettuare il tiro, fino alla linea E-E1 nel caso di prima boccia in coppia o in terna o delle prime tre bocce nell’individuale;
b. Il giocatore una volta effettuato il tiro con la propria ultima boccia disponibile nella tornata (la seconda in coppia o in terna, la quarta nell’individuale) può proseguire la propria corsa/slancio oltrepassando la linea E-E1 senza tuttavia intralciare in alcun modo la giocata effettuata e i suoi sviluppi, lasciandola pertanto il più possibile visibile agli altri atleti e all’arbitro di campo (in altre parole l’atleta che ha effettuato la bocciata deve mantenersi sempre a debita distanza dal pallino e dalle bocce in movimento finché il gioco non si arresti).
Articolo 8 – In caso di irregolarità
PUNTO A. Sin dalla prima boccia giocata di raffa, in caso di infrazione, ossia di superamento della linea E-E1 giocando la prima in coppia o in terna, o la prima, la seconda o la terza nell’individuale:
a. 1° e 2° richiamo; l’atleta dovrà rientrare nella sua area di pertinenza;
b. Dalla terza infrazione (compresa) in poi scatta l’annullamento della boccia giocata, salvo regola del vantaggio.
PUNTO B. Giocata la seconda in coppia o in terna, o la quarta nell’individuale, in caso di infrazione, ossia di non rispetto di quanto riportato all’”Articolo 8 – Giocata di raffa, lettera C. comma b.”, si procederà come per il punto precedente (lettera A) ai richiami previsti sino all’annullamento della boccia giocata (alla terza infrazione) e da quella in poi a tutte le successive, salvo regola del vantaggio.
PUNTO C. Gli atleti in campo della stessa formazione dell’atleta che ha effettuato la giocata sono soggetti alla stessa regola (anche in questo caso cumulativa) e alle stesse eventuali sanzioni
PUNTO D. Il superamento della linea E-E1 con la prima boccia giocata di raffa in coppia o in terna o delle prime tre nell’individuale, il non rispetto di quanto previsto per la seconda boccia giocata di raffa in coppia o in terna e la quarta nell’individuale, sono infrazioni equiparate e dunque nel caso anche cumulate con quelle riportate negli articoli inerenti alla giocata a punto e di volo, (vedere articoli 7 e 9, In caso di irregolarità).
Articolo 9 – Giocata di Volo
PUNTO E. Durante il tiro non è consentito ai giocatori di oltrepassare la linea di lancio (C-C1) col piede più avanzato ed a contatto del terreno, altrimenti la boccia lanciata è nulla, salvo la regola del vantaggio.
a. Il giocatore può uscire dalla linea di lancio, dopo aver rilasciato la boccia per effettuare il tiro, fino alla linea E-E1 nel caso di prima boccia in coppia o in terna o delle prime tre bocce nell’individuale;
b. Il giocatore una volta effettuato il tiro con la propria ultima boccia disponibile nella tornata (la seconda in coppia o in terna, la quarta nell’individuale) può proseguire la propria corsa/slancio oltrepassando la linea E-E1 senza tuttavia intralciare in alcun modo la giocata effettuata e i suoi sviluppi, lasciandola pertanto il più possibile visibile agli altri atleti e all’arbitro di campo (in altre parole l’atleta che ha effettuato la bocciata deve mantenersi sempre a debita distanza dal pallino e dalle bocce in movimento finché il gioco non si arresti).