C. T. F. ROMA MONDIALI RAFFA
Iniziato benissimo, è finito così così questo mondiale romano della raffa durato una settimana. Nei risultati che ci riguardano, chiaro, per il resto è stato impeccabile. Gli elvetici del Canton Ticino si portano via ben tre medaglie, di cui due d’oro con altrettanto titoli iridati, e una di bronzo, nel femminile. Mica male. L’Italia resiste, con la Luccarini che fa alzare nel Centro Tecnico Federale la bandiera italiana al centro, e risuonare l’inno di Mameli nell’aria. Nella finale dell’under 21 Luca Capeti ce la mette tutta e, in un’occasione nitida, ha anche l’opportunità di chiuderla contro lo svizzero Aramis Gianinazzi, l’unico in grado di batterlo due volte su due in questo campionato. La finale maschile seniores non ha storia e i rimpianti azzurri aumentano. Jose Botto arriva in campo troppo teso e non riesce a giocare come ci si aspetta da lui dopo quanto messo in mostra durante queste giornate di gara. 15 a 3 per il determinatissimo e scaltro elvetico Davide Bianchi, che conduce la partita dall’inizio alla fine, senza tentennamenti. Gli Stati Uniti comunque gioiscono. Risultato storico per Botto, che si è fatto conoscere letteralmente nel mondo. La Svizzera di più. Giuliano Di Nicola medaglia di bronzo invece resta una realtà inconfutabile del nostro movimento e di possibilità mondiali ne coglierà altre. Classifiche:
UNDER 21 - 1) Aramis Gianinazzi (Svizzera,) 2) Luca Capeti (Italia), 3) Facundo Basualdo (Argentina), 4) Wenzhi Zheng (Cina), 5) Rodrigo Fagundes (Brasile), 6) Reynald Tarriere (Francia), 7) Yunus Emre Gungor (Turchia), 8) Drew page (Usa).
FEMMINILE – 1) Elisa Luccarini (Italia) 2) Caroline Martins (Brasile), 3) Laura Riso (Svizzera), 4) Navina Bernardi (Usa), 5) Esile Emen (Turchia), 6) Chaharazed Chibani (Algeria), 7) Romina Bolatti (Argentina), 8) Beate Reinhalter (Austria).
SENIORES – 1) Davide Bianchi (Svizzera), 2) Jose Botto (Usa), 3) Giuliano Di Nicola (Italia), 4) Enrico dell’Olmo (San Marino), 5) Niki Natale (Austria), 6) Rodolfo Galvez (Cile), 7) Leandro Fogazzi (Brasile) e all’ottavo posto il francese Eddy Roualt