Tempo di “Beach bocce” sulla sponda lombarda del Lago Maggiore
Nata l'anno scorso, la manifestazione, fortemente voluta da Mauro Giudici con il supporto di Guido Bianchi ha avuto un immediato riscontro. Quest'anno la replica: prima tappa a laveno il 17 luglio, seconda a porto Valtravaglia il 6 agosto
La manifestazione, fortemente voluta da Mauro Giudici, allora presidente della Bocciofila BeiGiurnà, con il supporto di Guido Bianchi, delegato provinciale e Consigliere della Federazione Regione Lombardia e del Comune di Laveno, ebbe un immediato riscontro, anche perché i vincitori avrebbero poi partecipato alla fase finale prevista in Toscana.
Sedici coppie a Laveno, 16 coppie a Porto Valtravaglia: ma quali sono le regole principali?
Si gioca naturalmente sulla sabbia e il terreno di gioco di 15×3 metri è delimitato da una striscia in materiale plastico con una larghezza di circa 5 cm, le partite sono a 13 punti; le bocce, quando escono dalle delimitazioni per azioni di gioco, oppure per lanci imperfetti sono annullate, così come l’uscita del pallino che comporta la ripresa del gioco dalla medesima testata. Le bocce devono avere un peso compreso fra 650 e 705 grammi e un diametro fra 9,5 e 10 centimetri ed essere di colori sgargianti: sono più leggere e leggermente più piccole rispetto a quelle utilizzate nella raffa.
E in un pomeriggio veramente torrido come sa esserlo in questo periodo anche sulle sponde del lago, neppure allietato da minuscoli refoli di brezza, si sono affrontate le 16 compagini suddivise in quattro quartine – sostituendo l’eliminazione diretta della scorsa edizione – allo scopo di far giocare maggiormente coloro che avevano avuto l’audacia di affrontare, forse per la prima volta, la tenzone agonistica.
Lo schieramento di alcuni dei nomi varesini più prestigiosi fra coloro che albergano nelle posizioni alte delle classifiche nel corso delle gare lombarde era davvero imponente: da Pierluigi Zarini a Ernesto Bardelli, da Mauro Giudici a Daniele Basso, sembrava ci fosse solo l’imbarazzo del pronostico per indicare chi avrebbe condotto l’occasionale compagno alla vittoria.
Eroici tutti i giocatori, la competizione si prolunga oltre ogni previsione, gli incontri sono combattuti, anche se disputati con uno spirito scanzonato: sotto, sotto nessuno vuole perdere e affrontare le inevitabili battute salaci degli amici/avversari. Si arriva così a sera, la finale termina oltre le 21 e i predestinati lasciano, un po’ scornati, lo spazio a una coppia di Galliate Novarese e a una di Milano. Vincono Marco Belloni e Walter Ciapparoni di Novara su Alberto e Lorenzo Resmini di Milano: saranno quindi i novaresi a disputarsi l’ambito pass il 6 agosto a Porto Valtravaglia nella conclusione delle tappe sul Lago Maggiore.
Il successo di partecipazione è stato assicurato, un po’ meno quello del pubblico, certamente non stimolato da condizioni atmosferiche oppressive, tuttavia l’esperimento dimostra la sua validità, dato che riesce ad attirare nell’orbita dello sport delle bocce nuovi interpreti che potrebbero subire il fatidico colpo di fulmine e passare dalla sabbia ai campi, senza dimenticare gli spazi che questa specialità potrebbe conquistare, visto quanto accaduto nella pallavolo, dove il Beach Volley dal 1996 è entrato fra gli sport olimpici.
Era il 26 giugno 2021 allorché prese forma, quasi di soppiatto, in quel di Laveno, località Gaggetto, il primo timido tentativo di proporre un torneo di Beach Bocce, con coppie composte da un tesserato FIB, di qualsiasi categoria, e un neofita, un non praticante, uno sconosciuto insomma in ambito federale.