VOLO - A Cordignano (TV) i risultati del Campionato Italiano Bocce
La San Martinese, terna pordenonese di categoria B (Campana, Pizzato e Cubello), la Boccia Carcare, terna savonese di categoria C (Bressan, Marte e Ravecca) e i Moconesi, terna genovese di categoria D (Cabona, Dondero e Spinetta) hanno vinto il campionato italiano di bocce a terne disputato a Cordignano (Treviso) il 16 e 17 settembre 2023 dalla San Rocco Bit che così chiude le giornate celebrative del 50mo della fondazione.
In finale superate tutte formazioni cuneensi: rispettivamente quella della Roretese (Belliero, Lorenzo e Nicola), della Trevalli (Broccardo, Galleano e Petitti) e (ancora) della Roretese (Caliero, Osella e Pregliasco).
Quasi 300 atleti delle bocce convogliati a Cordignano per questi intensi “due giorni di sport” ad alto contenuto agonistico e alle premiazioni gli elogi organizzativi non sono mancati: accanto ad un soddisfatto Beniamino Bit (presidente e top sponsor del sodalizio trevigiano), hanno manifestato gli apprezzamenti circa la preparazione del campionato di bocce a terne il consigliere federale Orietta Calonego, il presidente del Comitato Regionale Veneto Renzo Cuzzolin ed il delegato FIB Treviso Antonio Guizzo.
Le terne neo campionesse tricolore sono state omaggiate dall’inno di Mameli eseguito dalla banda cittadina diretta da Barbara Pascutto.
Tutto era iniziato giovedì 17 scorso con una conferenza stampa ed i festeggiamenti per le nozze d’oro della San Rocco Bit e poi, a tamburo battente, poule e recuperi sabato 16 e semifinali e finali domenica 17 interessando una dozzina di campi di gioco all’aperto e tenendo una riserva di altrettanti impianti al coperto pronti in caso di maltempo, situazione che per lo spettacolo fortunatamente non s’è verificata.
Degna di menzione l’apertura di sabato 16 con una targa dedicata ad Agostino ed Enrico Bit scoperta in sede della bocciofila di via Cazzani a Cordignano: i due capostipiti della famiglia che tuttora mantiene viva l’emozione dello sport delle bocce nel “Paese dei Veneti Antichi” come recitano i cartelli toponomastici all’ingresso del paese che ha appena ospitato l’apoteosi delle bocce nazionali.