RAFFA - GARA SPERIMENTALE Bocciofila Vertese

Grande giornata soprattutto di festa e memoria oltre che di sport, ad Omegna al Bocciodromo della Vertese per il 1° Trofeo in memoria delle vittime del COVID.
La gara sperimentale a coppie imposte libere, che ha visto lo sviluppo nelle fasi eliminatorie anche negli impianti del Circolo Gattugno e dell’ANPI di Crusinallo, che si ringraziano per disponibilità e supporto all’evento, ha visto in campo coppie agonistiche ma anche tante coppie formate da atleti con genitori.
In molti, soprattutto i juniores, hanno optato per giocare con i genitori, spesso in formazioni opposte dando vita a vere sfide famigliari sul campo.
La mattina è iniziata con un minuto di silenzio su tutti i campi per ricordare gli amici e parenti che purtroppo questo terribile virus, contro cui si continua a combattere, ci ha portato via.
Grande soddisfazione da parte degli organizzatori del Bocciofila Vertese e del Comitato Regionale e territoriale per la riuscita di questa prima edizione, che sarà riproposta il prossimo anno, si spera, con un numero maggiore di adesioni, visto anche il riscontro positivo di chi vi ha partecipato.
Una grande festa dell’inclusione e dell’amicizia, parola chiave e preponderante nei recenti anni di attività dei Comitati di Novara e del VCO, il cui apice si può dire sia questa giornata che ha visto riuniti, presso una delle realtà sportive e sociali più attive della raffa Piemonte che è la Vertese, tutte le specialità di atleti su cui la Federazione sta investendo in questi ultimi anni: juniores, femminile e paralimpica.
Il Delegato territoriale Barbara Burlotto “il pubblico è rimasto molto colpito da questa manifestazione, nata come un esperimento per cercare di avvicinare stesse realtà della Federazione, ma spesso divise da mancanza di conoscenza e di cultura dei propri tesserati, se gli juniores, per fortuna stanno diventando sempre più presenti nelle manifestazioni, hanno avuto grande tifo, gli atleti paralimpici nuovi ad eventi di questo tipo e che oltre ad un potenziale sportivo, hanno portato testimonianza che malgrado un handicap fisico o intellettivo, si può fare la differenza in campo, spesso più di molti atleti normodotati che giocano da anni.”
“la paralimpica è una sezione importante della nostra realtà come Federazione e dar modo a questi atleti, di poter partecipare ad eventi inclusivi come questo, ci da modo di crescere non solo come realtà sportiva, ma anche come persone grazie al loro esempio ed impegno. Lo scopo di questa giornata era festeggiare la vita con lo sport ricordando chi non c’è più e che se ci fosse stato, sarebbe qui con noi a giocare o con questi ragazzi oppure con uno juniores”
“Siamo stati felicissimi per la partecipazione dei gemelli del comitato di Varese Francesco e Federico Guerrieri, che a 7 anni hanno messo in campo una preparazione e una maturità sportiva da far invidia ai loro colleghi di formazione, atleti iridati e campioni riconosciuti, Renato Biancotto e Thierry Bossi, che hanno dimostrato di essere dei ottimi tutor in campo, come ulteriore dimostrazione di quanto gli atleti senior possono fare e dare ai juniores. Per via della data diversi atleti juniores e paralimpici non hanno potuto esserci, ma visto l’entusiasmo creato da atleti e pubblico, di sicuro replicheremo il prossimo anno trovando una data che dia modo ad un numero maggiore di formazioni di partecipare e portare avanti, il ricordo di chi non c’è più…”
A vincere la gara una coppia piemontese del VCO formata dal Capitano della squadra del Possaccio femminile Maria Grazia Guazzoni con il neo Campione Italiano Juniores a squadre del Possaccio Cristian Callegari, che hanno battuto nella terzina finale la coppia lombarda composta dal giovanissimo Federico Guerrieri in coppia con Thierry Bossi; al terzo posto uno dei papà che accompagna sempre i figli alle gare, Veronese Alessandro con Paolo Piralla neo Campione Regionale Juniores di coppia.