COPPA ITALIA PER CLUB - Il Possaccio non è riuscito a realizzare il sogno

La strada per questa finale alla Coppa Italia per Club è stata lunga.
A inizio anno quando il Possaccio si era candidato per ospitare l'evento, la possibilità di essere presenti anche in campo in casa, era un pensiero lontano, visto che come ogni squadra, con minore esperienza, si pensava a fare un buon campionato a metà classifica, con sempre l'obiettivo salvezza in mente.
Poi con il passare delle giornate in campionato, si è alzata asticella, puntando alle final four per il secondo anno consecutivo e grazie all'aritmentica al fotofinish, ecco centrato l'obiettivo.
A San Giovanni in Persiceto in modo insperato centrata la finalissima contro la Caccialanza e lì purtroppo contro la corrazzata milanese, non c'è stato nulla da fare.
Ma un ottimo secondo posto ha elevato ulteriormente i verbanesi, nell'olimpo delle società italiane più forti degli ultimi due anni.
Lo scorso weendend era quindi denso di aspettative e tutto dipendeva dagli incroci finali.
Nella prima fase eliminatoria incontrata la Capitino, in trasferta nei difficili campi di Borgomanero, primi segnali positivi da tutto il gruppo che ha giocato benissimo chiudendo sul 5 a 2; in semifinale a Possaccio, a sorpresa contro la Sperone Neriano di Antonini, che ha battuto il Mosciano di Formigone, vittoria per 5 a 0.
Al termine dell'altra semifinale, della super sfida conclusa ai pallini tra Caccialanza e Boville Marino, è stata quest'ultima a prevalere.
La finale, partiti benissimo con un 2 a zero poi piano piano alcune incertezze culminati con errori in momenti importanti, hanno fatto scrivere sul trofeo il nome della Boville Marino.
La delusione non è ancora passata ci vorrà tempo, il talento del gruppo è indiscusso, ma ci vuole ancora qualcosa per il salto definitivo.
Due finali al top delle massime serie nazionali, nello stesso anno, non è cosa da poco e già questo per una società del Piemonte è un risultato storico che il Possaccio ha aggiunto ulteriormente a quanto fatto finora.
Per il prossimo anno le ambizioni non potranno che essere di riconfermate, per quella che ormai viene considerata una delle migliori società italiane del momento e conoscendo il carattere del gruppo, la delusione non potrà che rafforzare la voglia di riscatto di atleti e dirigenza che hanno visto sfumare la vittoria tra le mura amiche, sostenuti dal tifo della propria città e di tutto il Piemonte.
Il 21 gennaio inizia il Campionato di A e vedremo se il Possaccio sarà subito protagonista.